Finalmente, è giunto il momento di ricevere il sospirato contributo una tantum anche per gli autonomi. Ma c’è anche una bella novità.
In questo periodo di forti difficoltà economiche, come ci siamo resi conto anche nel vecchio anno, sono arrivati alcuni contributi da parte del Governo per sostenere, per l’appunto, proprio le fasce più deboli.
Si tratta, quindi, di sostegni pecuniari che dovrebbero, almeno un po’, tamponare la situazione già piuttosto allarmante dei cittadini italiani, attualmente, attanagliati, peraltro, da altri rincari, come, per esempio, quello dei pedaggi autostradali.
Comunque sia, soltanto da un paio di settimane, secondo quanto viene riportato, finalmente sono cominciati a essere erogati i primi pagamenti del cosiddetto Bonus 200 euro destinato ai lavoratori autonomi.
A tal proposito, ricordiamo soltanto qualche categoria, i beneficiari che hanno presentato nei limiti di tempo la domanda, sono, per esempio coloro che sono iscritti alla gestione speciale degli artigiani e dei commercianti e alla Gestione separata.
Inoltre, anche in questo caso, ci sono naturalmente dei requisiti precisi. In particolare, per ricevere tale somma di denaro, nel 2021 non bisogna aver superato un reddito di 35 mila euro e non aver percepito già l’altro bonus di 200 euro regolato dagli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti.
Per di più, l’indennità è maggiore, cioè in totale di 350 euro, nel caso il richiedente non abbia un reddito di oltre 20 mila euro.
Ma non è finita qui, perchè, in precedenza, era stato stabito che a beneficiarne fossero solo chi è in possesso di partita Iva. Al giorno d’oggi, però, le cose sono cambiate e, al momento, infatti, il bonus è stato esteso.
In effetti, soltanto di recente, il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha annunciato che, grazie a un nuovo decreto interministeriale, firmato il mese scorso, gli autonomi e i professionisti che non sono titolari di p.IVA potranno, quindi, prendere questo contributo una tantum.
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Insomma, questo decreto, stando a fonti accreditate, potrebbe dare la possibilità di ottenere tale indennità a svariati cittadini di circa, quindi, 50 mila professionisti e 30 mila autonomi. In effetti, ora, saranno molto di più grazie a questo nuovo aggiornamento.