Pagare meno tasse senza dover infrangere la legge: qual è la migliore opzione da scegliere all’apertura di un’attività
Le tasse non sono mai amate ma è innegabile che sono molto alte nel nostro Paese (anche per via dell’evasione fiscale) ed è sempre più difficile fare impresa. Per pagare meno tasse i liberi professionisti, così come le ditte individuali, hanno la possibilità di adottare il regime forfettario. È il sistema che che permette di pagare una flat tax al 5% poi al 15%.
Evidenti da questo punto di vista i vantaggi dei lavoratori dipendenti. Non solo devono occuparsi direttamente di provvedere ad alcune questioni fiscali, ma con un contratto del genere possono avere maggiori possibilità di ottenere un mutuo, un prestito o i vari bonus.
La pressione fiscale oggi è altissima. Come fare dunque a pagare meno tasse? Vediamo come fare per accedere a particolari agevolazioni o a forme di tassazione più bassa.
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Il regime fiscale forfettario (che ha preso il posto di quello che una volta si chiamava regime dei minimi), ha una novità nel 2023. Come prevede la nuova Legge di Bilancio, possono accedere le imprese e i professionisti che in un anno hanno un fatturato di massimo 85mila euro. Dalla sua introduzione nel 2014 era di 65mila euro.
La principale caratteristica del regime forfettario è la sua flat tax al 5% nei primi cinque anni. La percentuale sale al 15% dopo questo periodo.
Importante però ricorda che l’aliquota non si applica sul totale dei ricavi registrati: si paga sul coefficiente di redditività stabilito dalla legge per ogni categoria professionale. Ad ogni codice Ateco corrisponde un coefficiente di redditività.
In termini più semplici il coefficiente di redditività è la percentuale applicata agli incassi realizzati: da lì si stabilisce la base imponibile su cui si pagheranno le tasse.
È una percentuale che varia da un minimo di 40% fino ad un massimo di 78%. Sono anche altri i benefici del regime fiscale forfettario.
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È più facile anche la gestione. L’unico obbligo previsto è conservare le fatture con numerazione in ordine progressivo. Non bisogna tenere alcun registro contabile o presentazione dell’esterometro.