Sono ormai diversi mesi che, come è stato riportato, la cinquantenne è scomparsa, in apparenza, senza alcun motivo.
Si tratta di un arcano di cui sono già state effettuate diverse indagini ma di cui, al momento, ancora non si hanno delle risposte precise.
In particolare, quindi, ci stiamo riferendo alla sparizione della cantante Greta Spreafico residente a Erba, in provincia di Como. Tuttavia, nel momento in cui si sono perse le sue tracce, la donna si trovava a Porto Tolle, in Veneto.
Secondo quanto viene riportato, infatti, Greta si era recata nella suddetta località proprio per effettuare la vendita dell’abitazione ereditata dal nonno. Da quel giorno, precisamente lo scorso 4 giugno, la cinquantenne è praticamente sparita, in apparenza, senza alcun motivo.
Così, una manciata di trasmissioni televisive ne hanno parlato in maniera piuttosto approfondita come, quindi, Chi l’ha visto? e altre in alcuni canali, tra Mediaset e Telelombardia.
Non si è ancora certi, però, nonostante tutto, se in tutto questo c’entri in qualche modo giustappunto il lascito di cui si stava occupando di recente.
Comunque sia, le supposizioni sono tante, ma, al giorno d’oggi, dopo mesi dalla scomparsa, non è nemmeno stata rintracciata l’auto modello Kia Picanto di Greta. C’è da dire, però, che una delle ipotesi più accreditate, secondo chi di dovere, dovrebbe essere quella del sequestro di persona.
Insomma, gli indizi raccolti, a quanto pare, farebbero pensare a una situazione di questa tipologia.
Intanto, il fratello di Greta ha dichiarato che, in precedenza, un cugino lo aveva avvisato che la sorella, quindi, ai primi di giugno 2022 non si era presentata a Porto Tolle in occasione del rogito.
In realtà, però, sulle prime, sembrava tutto normale, poiché, come è stato riferito, altre volte non aveva presenziato.
Tuttavia, per ora, è ancora difficile riuscire a capire con esattezza quale sia stato il vero motivo di questa improvvisa sparizione, anche se, probabilmente, si potrebbe escludere una decisione volontaria da parte della donna.
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In seguito, anche altre testimonianze hanno dato una mano alle indagini, come, per esempio, quella sentita a Pomeriggio Cinque con la quale un camionista ha affermato di aver visto la Spreafico proprio nel corso della mattinata di quel fatidico sabato 4 giugno.