Ricorso contro la multa: un caso particolare di una cittadina contro il Comune che è finito sulla scrivania del Giudice di Pace
Nella maggior parte dei casi se troviamo una multa sul nostro parabrezza è perché abbiamo commesso un’infrazione del Codice della Strada. Il più delle volte è così, abbiamo infranto la legge, ma non mancano casi in cui nulla è stato commesso.
Può succedere che per un errore umano di chi ha elevato la contravvenzione, questa è stata verbalizzata. E così, anche quando forse abbiamo dubbi della legittimità, paghiamo senza badare troppo alla vicenda, pensando che è meglio agire in questo modo che perdere tempo.
Ricorso contro la multa: il caso
Ma c’è un limite a tutto e come riporta picchionews.it, arriva il momento della contestazione. È successo alla signora Eleonora Pucci di Macerata che ha avuto la meglio sul Comune, secondo la sentenza del locale Giudice di Pace.
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La donna lavora nel centro storico della città ed è titolare di un abbonamento annuale dal 2008 per il parcheggio coperto dei giardini Diaz.
“In passato avevo già pagato multe simili elevate a mio carico senza fondamento alcuno”, ha spiegato.
A luglio scorso ancora un verbale. Con un tesserino di abbonamento esposto chiaramente è facile pensare di contestare. Così ha provato a fare Eleonora ma presso gli uffici dell’azienda non solo non ha trovato personale, ma come raccontato in una precedente denuncia via stampa, anche la porta chiusa.
Inutili anche i tentativi di prendere contatti via email. Dopo aver pagato già una precedente multa, a luglio ha deciso di agire in un altro modo.
Con l’avvocato Francesca Bacci prende il via il procedimento giudiziario che è arrivato a conclusione lo scorso del Foro di Macerata. Procedimento che è giunto al termine lo scorso 22 dicembre con la sentenza del Giudice di Pace che ha riconosciuto il principio dell’onere della prova e ha pertanto accolto il ricorso, annullando il verbale.
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Il Comune è stato condannato “alla refusione delle spese di lite in favore di parte ricorrente” poiché l’abbonamento era chiaramente esposto sul parabrezza.