Il caro-bollette preoccupa milioni di Italiani, soprattutto visti i rincari per la bolletta del gas previsti sull’utenza di dicembre 2022.
Le questioni del caro-bollette e dell’aumento generale dei costi dell’energia sono sicuramente tra le più preoccupanti del 2022. E anche per il 2023 le cose non sembrano destinate a migliorare, tanto che la maggior parte dei fondi statali nelle mani del nuovo governo servirà a porre dei limiti rispetto alla questione.
Gli aumenti in bolletta, secondo alcune proiezioni fatte da Federconsumatori, si attesteranno addirittura attorno al 38% durante il nuovo anno. A queste andranno ad aggiungersi poi quelli per il costo dei beni alimentari, di circa il 9,2%, e quelli relativi ai costi di trasporti, carburanti, intrattenimento come ad esempio i ristoranti.
Bolletta del gas di dicembre vertiginosa, ma forse le cose cambieranno nel nuovo anno
Ma non finisce qui, poiché Arera, in un comunicato recentemente pubblicato, ha fatto trapelare alcuni dati preoccupanti relativi alla bolletta del gas per il mese di dicembre 2022. L’ente ha infatti registrato un aumento medio del 23,3% rispetto alle cifre del mese precedente (novembre), con picchi di circa 135 euro al megawattora.
In conseguenza di ciò, in sede di manovra di bilancio, il governo ha deciso di imporre alcuni limiti che le società energetiche saranno obbligate a rispettare. Per questo si può parlare di buone notizie per il primo trimestre del nuovo anno: come previsto dalla Legge di Bilancio, infatti, per gennaio, febbraio e marzo 2023 Arera ha già azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas.
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Oltre a ciò è stata confermata anche la componente negativa UG2 per i consumi di gas fino a 5mila metri cubi all’anno. Nonché la riduzione dell’Iva sul gas posta al 5%. Le cifre raccolte durante l’anno appena conclusosi parlano chiaro: le famiglie hanno dovuto affrontare un aumento nei costi delle utenze di ben il 64,8% in più rispetto al 2021.
Tradotto in numeri tutto ciò significa che la spesa media annuale per ogni nucleo familiare è aumentata di circa 1.866 euro. Per il 2023 si spera dunque in un trend discendente, ma la situazione economica nazionale è ancora alquanto instabile e il rischio di ulteriori aumenti è sempre dietro l’angolo.