Si tratta di una modifica che è stata voluta, per l’appunto, dal Governo Menoli. Ecco come cambia il noto sostegno economico.
Come sappiamo, di recente, anzi agli sgoccioli dell’anno appena concluso, la legge di Bilancio è stata approvata in Parlamento.
Si tratta di una Manovra importante, per la verità, che contiene al suo interno diverse tematiche decisise per l’Italia che, come sappiamo, non sta di certo attraversando un momento storico facile.
Inoltre, la neo premier e la sua squadra, proprio in questa occasione, ha deciso di effettuare dei cambiamenti anche nei confronti di alcune norme che erano state stabilite dall’esecutivo precedente.
Non era un mistero, infatti, che la leader di Fratelli d’Italia, anche già in campagna elettorale, non apprezzasse più di tanto, nella fattispecie, giustappunto il chiacchierato Reddito di Cittadinanza.
E, in caso di vittoria, come in effetti è poi avvenuta, c’era veramente la possibilità che Giorgia Meloni avrebbe, se non cancellato, perlomeno apportato delle decisive modifiche a tale sostegno economico.
Che dire, siamo proprio arrivati a questo punto, e, infatti, a partire dall’inizio del 2023, per esempio, c’è una categoria in particolare che perderà il RdC.
Ci stiamo riferendo, quindi, ai giovanni sotto i trent’anni che non vantano un diploma della scuola dell’obbligo e che, al momento, non sono neppure iscritti a un corso di formazione.
Già, questo, è sicuramente un cambiamento da non sottovalutare e che, se non altro, potrebbe invogliare i ragazzi a muoversi a fare qualcosa di concreto per trovare un’occupazione o ad ampliare le proprie conoscenze.
Ma non è finita qui, poiché il suddetto contributo non continuerà nemmeno per gli occupabili che rifiuteranno la prima offerta di lavoro disponibile, anche qualora fosse definita non congrua.
le modifiche, però, come da titolo, riguardano anche coloro che abitano in una casa in affitto. Infatti, il Governo ha deciso che il Reddito di Cittadinanza verrà rilasciato al locatore dell’immobile e non, quindi, al locatario.
In tal senso, quindi, il beneficiario avrà il dovere di comunicare all’Inps i dati della persona a cui paga il canone di locazione.
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Così, in sostanza, la somma del Reddito di Cittadinanza che era pensata in precedenza per il pagamento dell’affitto non verrà più messa sulla tessera ricaricabile, bensì sarà consegnata direttamente all’L’Istituto nazionale della previdenza sociale.