Nonostante il crollo del prezzo del Gas sul mercato di riferimento di Amsterdam, le bollette continuano a salire. Il motivo e le soluzioni
Il 31 dicembre 2022 gli italiani si sono trovati di fronte ad una contraddizione bella e buona. Da un lato, venivano inondati di informazioni relative al nuovo prezzo del Gas presso il Deutch TTF, acronimo di Title Transfer Facility di Amsterdam. Il mercato di riferimento in Europa per il prezzo del Gas.
L’ultima quotazione del 2022 era di 76 euro al Megawattora, il 5 gennaio addirittura a 65. Il valore più basso da quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, una riduzione importante rispetto ai valori di novembre e dicembre.
In parallelo, le stesse fonti di informazione, avvisavano che a dicembre il prezzo della bolletta del gas degli italiani sarebbe aumentato del 23%. Come detto una contraddizione, feroce, che ha gettato nel panico le già stremate famiglie italiane.
Ma perché questa contraddizione? Quando la situazione cambierà in meglio. La spiegazione non è semplice ma ha una sua logica ed una sua razionalità. Partiamo dal presupposto, dal fatto che il prezzo che gli operatori praticano al consumatore finale è deciso dall’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
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Arera fissa il prezzo del gas sulla scorta della media del prezzo del mese precedente. Fino a maggio il prezzo veniva fissato ogni trimestre. Pertanto il prezzo del mese di dicembre è stato fissato sulla media del periodo, periodo nel quale, sempre al TTF Dutch di Amsterdam, aveva avuto il valore di 114 euro.
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A novembre la media era di 92 ossia il 23% in meno. Da qui appunto l’aumento delle tariffe comunicate. Pertanto, sulla scorta di queste informazioni, possiamo dedurre senza ombra di dubbio che a febbraio la situazione sarà diversa.
Se il valore di gennaio 2023, infatti, dovesse mantenersi su questi standard la riduzione sarebbe quasi del 50%. A questo fattore possiamo aggiungere che l’introduzione del price cap a livello europeo sta frenando la speculazione e in parallelo il clima mite spinge a consumi meno intensi. Non resta che aspettare per capire che cosa ci riserva il destino