Bonus 500 Euro per tutti: la decisione del giudice

Il bonus 500 euro spetta anche a chi non ha il contratto a tempo indeterminato: in arrivo tanti altri ricorsi

Pixabay – Bonificobancario.it

La differenza tra i docenti di ruoli e i precari non è solo nel contratto. Il famoso posto fisso da una parte e il lungo equilibrio da mantenere tra un anno e l’altro (a volte mesi) per chi invece vive di supplenze.

Le distanze sono anche in alcuni benefici previsti per legge ma solo per chi lavora di ruolo. Un disequilibrio ribaltato da una sentenza che può creare un precedente.

Bonus 500 Euro: cosa ha stabilito il Tribunale

“Anche i docenti precari hanno diritto al bonus formazione e aggiornamento di 500 euro l’anno“. L’ha stabilito il giudice del lavoro del Tribunale di Marsala accogliendo il ricorso di alcuni insegnanti presentato tramite la Uil Scuola Rua Trapani.

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A dare la notizia è lo stesso sindacato. Una piccola grande battaglia legale portata avanti con avvocato Francesco Truglio affinché anche ai precari venisse riconosciuto la cifra prevista ogni anno tramite la Carta del Docente. Somma che si può spendere in attività di formazione e in materiale di supporto alla didattica.

Il segretario provinciale del sindacato Fulvio Marino ha spiegato che sono già stati depositati altri ricorsi e diversi ancora ne verranno.

Il Tribunale di Marsala si era espresso già lo scorso settembre  dopo il ricorso presentato da due insegnanti precarie. Episodi simili anche a Torino, Vercelli e Trani. Sentenza favorevoli per i precari sono state emesse anche dal Consiglio di Stato e la Corte di Giustizia europea.

Per evitare dunque che in futuro tutti i precari italiani inondino i tribunali di ricorsi che sottraggono forze alle amministrazioni della giustizia e rischiano di far bloccare il bonus, è il caso che intervenga il legislatore.

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Se alcuni ricorsi sono stati vinti significa che sussistono basi legislative affinché anche i docenti che non sono di ruolo abbiano diritto ai 500 euro. Una nuova legge o la modifica dell’esistente sembra essere dunque la migliore soluzione per non bloccare un’iniziativa come quella del bonus che più che positiva.

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