Bonus Giovani 2024: il governo ha cambiato le regole per ottenere il beneficio elargito in questi ultimi anni
Una delle grandi novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 è la modifica al Bonus Cultura, chiamato anche Bonus 18app. Viene infatti diviso in due ma solo a partire dal 2024. Quest’anno infatti resta immutato così come previsto dalla sua introduzione nel 2016 per volontà del governo Renzi.
Non erano mancate le polemiche perché inizialmente si era pensato all’abolizione del bonus. Infatti il modo dell’editoria era sceso in campo in difesa del provvedimento.
Nasceranno due strumenti, la Carta Cultura Giovani e Carta del Merito. “Con queste misure diamo valore al merito”, creando “un sistema equo per rendere più accessibile la cultura ai giovani”, ha detto il capo del governo Giorgia Meloni sui social.
Bonus Giovani 2024: due diversi aspetti
Il finanziamento è pari a 190 milioni di euro. Oggi tutti i diciottenni possono spendere un buono di 500 euro in libri, dischi, biglietti per il cinema, teatro e concerti. Con la riforma questa cifra grazie alla Carta Cultura Giovani andrà solo ai neomaggiorenni che fanno parte di un nucleo familiare con Isee di massimo 35mila euro.
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La Carta del Merito, invece, darà altri 500 euro ai giovani che ottengono 100 come voto finale all’esame di Stato, a prescindere dal reddito.
Chi può fare domanda per il 2023
Chi è nato nel 2004, ossia i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto i 18 anni nel 2022, possono presentare le domande per 18app a partire dal 31 gennaio 2023.
Per chi è nato nel 2003, invece, il termine per la registrazione sull’app e l’ottenimento del bonus è scaduto nell’agosto 2022.
In questi anni purtroppo non sono mancate le truffe. Molti giovani, con la compiacenza dei commercianti, “rivendevano” il bonus. Secondo la legge non è previsto alcun passaggio in contanti. Tramite l’app si effettua l’acquisto e la cifra viene scalata dai 500 euro complessivi.
Le forze dell’ordine hanno scoperto in tutta Italia un sistema ben oliato. Ufficialmente il 18nne spendeva l’intero importo a disposizione presso un esercizio commerciale, ad esempio una cartolibreria.
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In realtà non comprava nulla. Non riceveva libri o altro materiale scolastico ma una somma in contanti da parte del commerciante di circa 300-350 euro.