Benzina e diesel, fine tregua. Cosa accade ora

La situazione non farà di certo piacere agli automobilisti italiani che, purtroppo, dovranno fare i conti con una brutta notizia.

benzina diesel fine tregua
Benzinaio (Adobe) – Bonificobancario.it

Ci siamo assolutamente resi conti che, negli ultimi mesi dell’anno appena concluso, si sono verificati degli incrementi di prezzi che hanno attanagliato le tasche degli italiani.

E, a dire il vero, questi rigonfiamenti incredibili hanno toccato svariati prodotti e servizi. Naturalmente, all’interno dei negozi degli alimentari non possiamo di certo non esserci accorti dei costi eccessivi scritti sulle etichette.

Fosse solo questo, in realtà, abbiamo già dovuto penare non poco a causa del caro bollette. La popolazione italiana, o perlomeno, la maggioranza, ha quindi dovuto pensarle tutte per cercare di economizzare sulle utenze.

Per di più, e su ciò vorremmo soffermarci, il costo del carburante ha reso difficile la vita di tutti coloro che sono costretti a utilizzare il proprio veicolo per spostarsi quotidianamente.

In effetti, la benzina e il diesel hanno conosciuto un aumento da non sottovalutare. Tuttavia, perlomeno, si poteva contare sul cosiddetto taglio delle accise che equivaleva, per l’appunto, allo sconto pari a 18 centesimi al litro.

Gli altri dettagli

Ed è proprio questo il punto. Purtroppo, stando a fonti attendibili, pare proprio che il taglio delle accise, a partire dall’inizio di quest’anno non è stato rinnovato dal Governo Meloni all’interno della nuova legge di Bilancio.

Insomma, ciò sta a significare che ci potrebbero veramente attendere altri incrementi sulle tariffe del carburante. Certo, forse potrebbe esserci, in tal senso, un’ultima possibilità.

Infatti, potrebbe anche verificarsi un decreto interministeriale, anche se, a voler guardare, potrebbe essere una fioca speranza.

A dire il vero, c’è anche un’altra brutta notizia per gli automobilisti. Come è stato riportato, dunque, proprio dall’inizio di quest’anno ci sarà persino un aumento dei pedaggi autostradali per quanto riguarda i tratti appartenenti ad Autostrade per l’Italia.

Insomma, questo vuol dire che il rincaro del 2 per cento avverrà solo in questi punti gestiti dalla suddetta società. Sembra, peraltro, che a qualcuno sia anche andata peggio.

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Secondo quanto viene riportato, infatti, in Spagna e in Francia la percentuale è arrivata persino al 4 per cento, e oltre.

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