Il nuovo anno è ufficialmente cominciato, così, probabilmente, ci si chiede quali siano i pronostici riguardo ai rincari.
L’anno appena passato, come possiamo ricordare bene, non è stato sicuramente molto facile per la stragrande maggioranza della popolazione italica.
Ci stiamo riferendo, però, più che altro in termini economici. Eh sì, perché la profonda crisi e l’inflazione hanno colpito negativativamente il Bel Paese, incidendo in maniera dolorosa sul portafoglio.
Ecco, perché, probabilmente, non solo i mesi precedenti, ma anche durante le feste natalizie, forse, tanti italiani non hanno speso grosse cifre né per i regali né per gli altri festeggiamenti.
Al momento, però, giustappunto, ci si potrebbe, invece, chiedere quale potrebbe essere l’andamento del 2023, e se, a tal proposito, ci sono già dei pronostici.
Anzitutto, secondo quanto è stato riportato, pare che, per quanto riguarda i costi delle bollette, si dice che potrebbe verificarsi un certo calo soprattutto per quanto riguarda l’energia elettrica.
Ciò, per l’appunto, grazie al fatto che il Governo avrebbe deciso di eliminare dalle bollette alcuni oneri e all’abbassamento delle quotazioni dei prodotti energetici. Insomma, questa sì che è una buona notizia, visti i prezzi alle stelle che abbiamo notato ultimamente.
Tuttavia, purtroppo, la nota associazione Federconsumatori pare essere tanto ottimista per i prossimi dodici mesi che ci attendono. Anzi, al contrario, sembra che sia previsto un aggravio di spesa di più di 2 mila euro per famiglia.
E, a dire la verità, si è soffermata proprio a parlare delle bollette. Insomma, stando alle parole del presidente Michele Carrus, quindi, l’azzeramento degli oneri di sistema di cui abbiamo accennato sopra e la carta risparmio spesa potrebbero non essere abbastanza per dare un aiuto concreto a ogni nucleo familiare.
A questo proposito, lo stesso ha continuato, affermando che sarebbe necessario, in tale condizione, cercare di trovare nuove risorse, per esempio, soprattutto attraverso una dura battaglia contro l’evasione fiscale.
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Inoltre, per raggiungere un traguardo soddisfacente, ancora riportando il pensiero di Carrus, indispensabile sarebbe anche una riforma fiscale che faccia in modo di tassare maggiormente i patrimoni elevati e molto meno, inveve, il lavoro e le pensioni.