Comprare casa significa anche pagare tasse e non solo il prezzo della compravendita: ci sono differenze e dipendono da chi vende
Comprare una casa è il sogno di molti ma oltre ai soldi per il valore dell’immobile in sé, bisogna badare anche alla tasse. A beneficiare non è solo chi lascia la casa e chi la acquisisce ma anche lo Stato, come in tutte le compravendite.
Si potrebbe dire che chi vuole acquistare un immobile si trova di fronte non uno ma ben due soggetti che beneficiano economicamente della compravendita: uno è il proprietario, l’altro è lo Stato. A quanto ammonta la parte che il Fisco intasca?
Comprare casa, quali sono le tasse
Se il compratore acquista un immobile non destinato a prima casa oppure ha compiuto 36 anni, pagherà di più perché non sono previste agevolazioni.
Un’altra differenza è chi è il venditore, se si tratta di un un’impresa o un privato. Infatti nel primo caso non è prevista l’Iva e l’acquirente dovrà versare solo l’imposta di registro in misura proporzionale del 9% (mai inferiore a 1.000 euro). l’imposta ipotecaria fissa di 50 euro e quella catastale fissa sempre a 50 euro. In alcuni casi però bisogna pagare l’Iva.
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Ciò avviene quando le vendite effettuate dalle imprese costruttrici o che hanno operato per il ripristino dei fabbricati entro cinque anni da quando la costruzione costruzione è terminato o, ancora, dopo i cinque anni se il venditore sceglie di assoggettare l’operazione a Iva esprimendolo nell’atto di vendita o nel contratto preliminare.
Iva prevista anche per le vendite di immobili abitativi destinati ad alloggi sociali, sempre con l’indicazione nell’atto di vendita.
Le vendite tra privati
Per quanto riguarda la vendita da un privato valgono le stesse regole, quindi l’imposta di registro proporzionale del 9%, 50 euro per l’imposta catastale più 50 per quella ipotecaria. Sono tasse che in entrambi i casi vanno versate al notaio al momento della registrazione dell’atto.
Per calcolare quanto versare si deve prendere come riferimento il prezzo di acquisto che sarà la base imponibile.
Il calcolo della base imponibile delle imposte di registro, catastale e ipotecaria, e a tutela soprattutto dell’acquirente, in alcuni casi si può applicare il cosiddetto sistema del prezzo-valore.
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Consente di determinare le imposte sulla base del valore catastale, indipendentemente dal prezzo della compravendita. Queste regole si applicano alle vendite non soggette a Iva) in cui l’acquirente è una persona fisica che non agisce nell’esercizio di attività commerciali. Dunque per gli immobili ad uso abitativo e relative pertinenze. Per applicare questo sistema bisogna fare richiesta al notaio.