Smart+working+addio+nel+2023%3A+chi+torna+a+lavorare+in+sede
bonificobancarioit
/2022/12/27/smart-working-2023-torna-lavorare-sede/amp/

Smart working addio nel 2023: chi torna a lavorare in sede

Pubblicato da
Giuseppe

Smart working, le regole in vigore nell’anno che si appresta a cominciare: cosa cambia e chi deve andare in ufficio

Pixabay – Bonificobancario.it

Il governo ha prorogato il diritto allo smart-working con un emendamento nella manovra economica ma solo per i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che nel privato.

Esclusi dunque i genitori di figli under 14 che dovranno tornare a lavorare in sede o comunque contrattare con l’azienda quando e se poter lavorare alcuni giorni da casa.

Smart working addio nel 2023: cosa cambia

Lo smart-working agevolato è dunque prorogato fino al 31 marzo per i lavoratori con gravi forme di disabilità così come i pazienti oncologici. Idem per chi è immunodepressione e si sottopone a terapie salvavita. Necessario ovviamente il certificato medico che attesti lo stato del paziente.

LEGGI ANCHE: Taglio delle tasse, così aumentano gli stipendi nel 2023

Rientrano nell’elenco dei pazienti fragili anche chi è affetto da cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus, diabete mellito, bronco-pneumopatia ostruttiva cronica, epatite cronica e obesità.

All’anno nuovo dunque i dipendenti privati dovranno stipulare un accordo con la propria azienda facendo riferimento a quanto stabilito con i sindacati.

Ma perché il governo ha preso questa decisione? Con i vaccini e i dispositivi di sicurezza personali come le mascherine, il Covid è meno diffuso e dunque man mano i lavoratori possono tornare in ufficio.

Secondo il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo il minore ricorso allo smart-working è per tornare “alla normalità visto che le scuole ora funzionano regolarmente”. In caso di urgenza per i genitori degli under 14 si può sempre applicare il lavoro da remoto.

Questa soluzione è stata molto comoda per abbassare il numero dei contagi. Una grande comodità ma è innegabile che per molti si è rivelata un’arma a doppio taglio. Non solo perché le case si sono trasformati in ufficio ma anche per problemi logistici e organizzativi.

LEGGI ANCHE: Bollo auto, così puoi evitare di pagarlo

Pensiamo durante la fase più acuta della pandemia con i figli collegati in video lezione. A volte le linee internet non riuscivano a supportare tutto quel traffico. A giuste dosi resta però una soluzione favorita da molti lavoratori, anche se sarebbero graditi bonus per il consumo di corrente elettrica in casa come già fanno tante grandi aziende.

Giuseppe

Pubblicato da
Giuseppe