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Bonus cultura, la riforma nel 2024: cosa cambia

Pubblicato da
Martina Di Paolantonio

Il nuovo ministero della Cultura ha deciso di introdurre delle novità per quanto riguarda il bonus cultura, ma solo a partire dal 2024.

(Adobe)

In sede di manovra finanziaria uno dei temi presi in considerazione dal governo è stato il Bonus Cultura. Tale bonus è dedicato a tutti i cittadini italiani di 18 anni di età, ha un valore di 500 euro ed è destinato all’acquisto di prodotti quali computer o tablet, corsi di formazione, libri o biglietti per concerti e spettacoli. Ad oggi il bonus si può ricevere tramite l’applicazione 18App, ma a partire dal 2024 le cose cambieranno per volere del nuovo ministero della Cultura.

Le novità, tuttavia, riguarderanno solo i nati nel 2005, cioè coloro che che compiranno 18 anni nel 2023 e potranno avere accesso al bonus sono a partire dall’anno successivo. I nati nel 2004 che hanno compiuto 18 anni nel 2022, invece, potranno avere accesso al bonus a partire da gennaio 2023 e secondo le stesse modalità usate fino a questo momento.

Bonus Cultura: non più una ma due carte, ma conferite per reddito e merito

Nel 2024 il bonus cultura è destinato a sdoppiarsi in 2 bonus: uno si chiamerà Carta della Cultura e sarà dedicato a tutti i giovani neomaggiorenni facenti parte di nuclei familiari con redditi non superiori a 35mila euro annui. L’altro, la Carta del Merito, sarà erogato in base al merito e destinato solo agli studenti che si diplomeranno con un voto di almeno 100 su 100.

Le carte avranno un valore di 500 euro ciascuna e saranno cumulabili. Vale a dire che gli studenti meritevoli provenienti da famiglie con redditi inferiori a 35mila euro riceveranno due carte cultura per un valore complessivo di 1.000 euro. La scelta di conferire il bonus in base all’ISEE, tuttavia, non è stata ben accolta, poiché molti ritengono che avrebbe dovuto essere un incentivo per la cultura indipendentemente dalle fasce di reddito e di merito.

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Nonostante le numerose critiche ricevute per la manovra, il presidente della Commissione Cultura alla Camera Federico Mollicone ha tenuto a ribadire il pensiero che è dietro alla manovra. “Vogliamo premiare il merito, per noi come abbiamo sempre detto è un pregio. Il nostro intervento è volto a favore delle istanze sociali e del merito“, ha dichiarato.

Martina Di Paolantonio

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