Durante la manovra finanziaria il PD ha promosso un’iniziativa di supporto alle famiglie meno abbienti e contro lo spreco alimentare: il reddito alimentare.
Il reddito alimentare entrerà a far parte della nuova legge di bilancio in seguito alla proposta avanzata dal PD. Si tratta di una manovra pensata al doppio scopo di aiutare le famiglie in grave difficoltà economica e di evitare lo spreco delle risorse alimentari. Ogni giorno i dati parlano infatti di uno spreco pari a 230mila tonnellate di cibo, che potrà essere invece redistribuito a più di 3 milioni di Italiani in condizione di indigenza.
Entro 60 giorni, ha dichiarato Marco Furfaro, arriverà un decreto da parte del ministero del lavoro che stabilirà i dettagli della manovra sul reddito alimentare. In tal modo il cibo invenduto da parte delle grandi catene di distribuzione fornirà invece da sostegno per milioni di cittadini in grave difficoltà economica.
Reddito alimentare: col decreto in arrivo si stabiliscono i requisiti per i cittadini
Il decreto servirà a chiarire i requisiti della platea beneficiaria del reddito alimentare e quali enti del settore terziario si troveranno coinvolti in questa sperimentazione. Ad oggi, nell’emendamento approvato in parlamento troviamo le linee guida sul funzionamento della manovra e l’elenco delle città attualmente interessate.
Le città metropolitane, quelle dunque a più alta densità demografica, sono per ora le uniche interessate. Per quanto riguarda le tempistiche, invece, si sa soltanto che la manovra diventerà effettiva solo nel 2023, ma non con precisione quando. Bisognerà infatti attendere il decreto, che potrebbe arrivare anche tra due mesi.
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L’idea è quella di distribuire pacchi di beni alimentari recuperati dall’invenduto delle grandi catene. Per farlo si potrà prenotare la merce tramite un’app e poi andarla a ritirare in appositi centri di raccolta e distribuzione. Per gli anziani e i non autosufficienti si parla inoltre della possibilità della consegna a domicilio delle merci.
I beneficiari di tale manovra saranno verosimilmente tutti colori che secondo i dati vivono in condizione di povertà assoluta. Si parla di ben 5,6 milioni di persone, ma col decreto si stabilirà se la manovra sarà destinata a tutti o solo a una parte di loro.