Buonissime notizie per gli utilizzatori di stufe a pellet, dalla manovra finanziaria per il 2023, emergono provvedimenti fondamentali. Ecco quali
Nella notte a cavallo tra martedì 20 e mercoledì 21 dicembre la Commissione Bilancio della Camera, quella di turno per l’analisi della manovra finanziaria del 2023, ha dato il via libera a tutta una serie di emendamenti.
Di fatto la Commissione ha “tagliato” di netto le migliaia di modifiche al testo iniziale proposto dal Governo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per accelerare la discussione e il voto.
L’obiettivo, esplicito, dell’esecutivo emerso dalle urne dello scorso 25 settembre è quello di chiudere entro Natale la discussione e di arrivare al doppio voto tra Camera e Senato per il varo definitivo della prima manovra finanziaria targata Meloni entro il 31 dicembre.
La scadenza del 31 dicembre è una scadenza di legge, quindi predittiva, senza la quale il bilancio dello Stato verrebbe gestito in modalità provvisoria. E l’Italia, nel pieno delle gestione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, PNRR e della crisi economica ed energetica non se lo può permettere.
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E proprio per far fronte ai danni della crisi energetica che arriva un emendamento di importanza capitale. Il provvedimento riguarda il pellet. Il pellet per i meno avvezzi alla vicenda è un combustibile naturale che viene ricavato dal legno vergine e dagli scarti della lavorazione di piallatura, segatura e ritagli.
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Il pellet è utilizzatissimo in Italia ma lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina ha generato un vero e proprio volo del prezzo al sacchetto che è passato da una media di 8 euro a sacco, un sacco è di 15 kg, a 15 euro al pezzo. Quasi il doppio.
L’emendamento alla Manovra Finanziaria varato dalla maggioranza che sostiene il Governo Meloni prevede la riduzione dell’IVA sui sacchi di pellet dal 22% al 10%. Questo fattore dovrebbe determinare una riduzione del prezzo al dettaglio ad almeno 11-12 euro. La palla adesso passa ai venditori al dettaglio.
Da segnalare, infine, che resta attivo il bonus per chi acquista una caldaia a pellet, in questo caso l’IVA era già ridotta dal 22 al 10%.