Poste Italiane apre a nuove selezioni. Tanti i profili ricercati ma porte aperte anche per i portalettere in diverse città
Tanti italiani, soprattutto giovani, cercano in Poste Italiane le opportunità di lavoro. Il motivo è che fare il postino, oltre a ottenere uno stipendio dignitoso, non prevede particolari requisiti. Basta avere un diploma di scuola secondaria e superare la prova pratica, la guida del motorino a pieno carico.
In un periodo così difficile grandi aziende come queste ricevono molte candidature. Oltre a quelle per i profili richiesti nello specifico, ci sono anche quelle spontanee dove il candidato carica il proprio CV sperando in una chiamata.
L’azienda ha avviato nuove selezioni in vista dell’inverno 2022-2023. Una grande novità è che rispetto al passato non è richiesto il voto minimo di diploma.
Poste Italiane, al via la campagna di assunzione
Vediamo quali sono i profili richiesti e in quali città. Sono tante le possibilità, da Nord a Sud.
Junior Real Estate Engineer: Palermo, Bari, Reggio Calabria, Napoli, Cagliari, Pescara, Firenze, Bologna, Venezia, Milano, Genova, Torino, Roma
Si ricercano figure per la Cyber Security Internship a Roma
ed è previsto un tirocinio forense a Cagliari, Napoli e Roma
Operation Manager per SDA Express Courier in provincia di Pavia, Pisa e Bologna.
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Figure di front end in Trentino Alto Adige, Bolzano. Ricordiamo che per lavorare in questo territorio è indispensabile essere in possesso anche del patentino del bilinguismo.
Molti contratti inizialmente sono a tempo determinato. Soprattutto in periodo estivo per coprire le ferie dei dipendenti che invece hanno un contratto full time senza scadenza.
Una soluzione questa da prendere in considerazione. Oltre al guadagno per qualche mese che dà un po’ di respiro, c’è la possibilità di essere confermati, anche se non subito ma con il passare di altri mesi, magari intervallati da un periodo dove la collaborazione viene interrotta.
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Negli ultimi anni sono davvero molti i giovani che grazie a Poste sono riusciti a trovare una propria dimensione, lasciando finalmente dopo molto tempo la fase della disoccupazione.