Pensioni, chi avrà un aumento di 500 euro

Pensioni, alcuni titolari dell’indennità vedranno aumentare il proprio assegno mensile: su cosa sta discutendo il Parlamento

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Sono purtroppo tanti i pensionati in Italia che hanno un’indennità così bassa che non riescono ad arrivare a fine mesi. Casi che quando se ne parla in tv monta la rabbia a pensare che tanti altri, invece, anche per pochi giorni di lavoro, hanno una pensione d’oro.

Fin dalla campagna elettorale Forza Italia ha fatto un cavallo di battaglia l’aumento delle pensioni minime a oltre i 500 euro. Ma riguarda tutti? In che modo ciò avverrà? Vediamo cosa sappiamo finora.

In attesa della versione ufficiale e definitiva della Legge di Bilancio (il Parlamento la deve approvare entro il 31 dicembre), diverse sono le questioni in discussione, tra cui anche questa.

Pensioni: quali sono gli aumenti certi nel 2023

Di certo al momento è che nel 2023 i pensionati potranno beneficiare di un assegno più ricco grazie alla rivalutazione dei trattamenti pensionistici. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti lo scorso 9 novembre ha firmato un decreto che prevede un adeguamento pari a 7,3% delle pensioni, a partire dal 1 gennaio prossimo.

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La manovra ora in discussione in Parlamento prevede di abbandonare l’attuale sistema basato su tre fasce di reddito. Per il calcolo dell’importo delle pensioni dall’anno nuovo ci saranno sei fasce di reddito con una diversa indicizzazione.

Al momento si prevedere che la rivalutazione che sarà pari al 100% sulle pensioni fino a quattro volte il minimo Inps, cioè circa 2.100 euro. 80% sui trattamenti di importo pari o inferiore a cinque volte il minimo, il 55% per quelle compreso tra cinque e sei volte il minimo e 50% per le pensioni tra sei e otto volte il minimo.

E ancora, il calcolo al 40% tra otto e dieci volte il minimo, 35% per le pensioni con importo superiore a dieci volte il minimo, dunque circa 5.250 euro.

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Per avere certezza di tutte queste ipotesi non resta che attendere la legge definitiva. Essa darà risposte anche a tanti altri temi sui quali si interrogano gli italiani. Una questione su tutte, il Reddito di Cittadinanza, se sarà di otto mesi come prevede la manovra approvata dal Consiglio dei Ministri, o si sette come vogliono altri all’interno della maggioranza.

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