Quanto guadagna un operatore ecologico: un reddito annuale ambito da molti oggi nel nostro paese visti gli stipendi in altri settori
C’è chi lo chiama con il vecchio nome, spazzino, chi con quello più moderno, operatore ecologico. Molti che fanno questo lavoro con orgoglio preferiscono essere chiamati con il primo, considerando il secondo un modo per edulcorare “spazzino”.
Si tratta di un lavoro antico quanto nobili e soprattutto indispensabile. Cosa sarebbero le città se non ci fossero? È un’attività di pubblica utilità di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti.
Operatore ecologico, lavoro di viso in tre fasi: quanto percepisce per ogni ora
Ma quanto guadagna davvero un operatore ecologico? Per le suddette tre fasi si usano ancora i sistemi manuali (classiche scope e ramazze, soprattutto per ripulire i marciapiedi) ma anche sistemi meccanizzati come le spazzatrici meccaniche, utili per raccogliere foglie e detriti.
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Dopo il trasporto dei rifiuti dalla strada al centro raccolta, spetterà ad altro personale avviare il processo di smaltimento. Oltre alle strade, l’operatore dovrà occuparsi di tenere puliti anche i mezzi che usa per svolgere il lavoro.
Lavorando all’aperto e comunque come in tutte le professioni, ci sono delle norme di sicurezza da rispettare come prevede la legge e il regolamento aziendale.
Queste sono molto importanti soprattutto per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti speciali e pericolosi, tossici e pericolosi per l’ambiente e dunque la salute dell’uomo.
Un esempio di questi prodotti, il mercurio, i rifiuti radioattivi o l’antigelo delle batterie esauste, il piombo e l’amianto. Dunque è importante che l’operatore sia a conoscenza delle regole e sappia bene quali sono i comportamenti da adottare.
Ma veniamo al punto: quanto frutta un lavoro del genere? Si può avere un contratto a tempo determinato o indeterminato. In Italia la paga oraria è di 11,79 euro. In anti lavori purtroppo, è un miraggio arrivare a 8-9 euro l’ora.
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A queste cifre dunque un operatore ecologico può guadagnare anche 1.900 euro al mese. Ovviamente senza contare l’anzianità, gli straordinari e tutti gli altri punti previsti dai contratti.
