Giovedì nero per le Applicazioni di Poste Italiane andate in down, all’unisono, per diverse ore. Cosa è successo e cosa sappiamo
Operazioni bancarie e postali bloccate, utenti furiosi, sia negli uffici fisici che presso il Contact Center 803 160 e migliaia di segnalazioni alle principali associazioni di consumatori. E’ il pesante bilancio del giovedì nero delle Applicazioni di Poste Italiane andate in down, a tutti i livelli, per diverse ore. Ecco cosa è successo.
Parte tutto, come sempre, con l’uscita di casa dei genitori che accompagnano i figli a scuola e con le aziende che aprono la propria giornata lavorativa. Ci si college alle App di Poste ID, Banco Posta o Poste Pay per fare un pagamento, verificare se è arrivata la tredicesima o semplicemente per verificare l’estratto conto.
Ma le applicazioni di Poste Italiane oggi, giovedì 15 dicembre, di funzionare proprio non ne hanno voglia. “Service Unavailable”, “Sembra che tu abbia perso la connessione, riprova più tardi”, “Si è verificato un problema riprova più tardi (GC01)”.
Sono solo alcuni dei messaggi di cortesia segnalati alla nostra Redazione dalle migliaia di utenti che, per diverse ore, sette per la precisione, non hanno potuto non solo svolgere operazioni ma nemmeno verificare cosa accadeva ai propri conti.
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Poi alle 15:30, come se nulla fosse successo, i sistemi della Società di Servizi fondata nel 1862 e di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti e del Ministero dell’Economia e delle Finanza hanno ripreso a dialogare.
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Da quel momento in poi, anche se a singhiozzo, è ripreso il regolare funzionamento delle applicazioni di Poste Italiane ma nel frattempo è andata perduta una intera giornata di lavoro, di pagamenti e di ricezioni.
Al momento dall’azienda di Viale Europa non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale su quanto accaduto. Ma fonti qualificate contattate da BonificoBancario.it ammettono, a mezza bocca, che c’è stato un importante disservizio sulla dorsale. Il luogo dove sono allocati i server primari. Questo disservizio si è diffuso a stella su tutte le unità operative creando il blocco totale.
A questo si è aggiunta una maggiore vulnerabilità agli attacchi hacker ed i tecnici di Poste Italiane sono stati costretti ad “alzare i ponti levatoi” per evitare accessi e danni ben più consistenti. Sono attese spiegazioni ufficiali.