Il 19 gennaio 2023 le parti sociali avranno modo di iniziare il confronto sul tema riforma della pensione, ecco il Piano del Ministro Marina Elvira Calderone
Uno dei temi più scottanti, che il Governo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si è trovato ad affrontare, una volta insediato, è quello della riforma della pensione. Una questione, complicata e spinosa, che tocca la carne viva di milioni di cittadini. Una questione che, al tempo stesso, non viene adeguato alla realtà economica del Paese dal lontano 2011.
Al tempo, infatti, l’allora Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale del Governo guidato da Mario Monti, Elsa Fornero, varò l’omonima riforma. Una riforma che, se da un lato metteva in sicurezza i conti dell’INPS, riparandoli della bufera del volo dello spread, dall’altro generava una serie di sperequazioni. Su tutti la questione esodati.
Pensione, arriva il Piano Calderone: i punti principali
Negli anni i vari esecutivi che si sono succeduti dal 2011 hanno corretto, senza stravolgere, la riforma Fornero. In particolare nel periodo 2019-2023 è stata inserita la cosiddetta Quota 102 con lo scopo di mitigare gli effetti delle norma.
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Una deroga che però, a gennaio 2023, perde definitivamente i suoi effetti. Per questo motivo, come detto, al Governo uscito dalle urne del 25 settembre il compito di agire in tal senso.
Appena insediato il Presidente del Consiglio Meloni aveva dato ad intendere che gli interventi sulla pensione sarebbero arrivati con la Manovra Finanziaria per l’anno 2023. Ma cosi non è stato. Le compatibilità di Bilancio hanno convinto la Premier ad agire con una piano specifico e complessivo.
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Piano che, secondo quanto emerge in queste ore, sarà presentato ad inizio gennaio, precisamente il 19, nel primo confronto pubblico tra il Governo, rappresentato dal Ministro del Lavoro Calderone e le parti sociali.
Il Piano in realtà è già noto essendo stato oggetto di audizione del Ministro in Senato e prevede due punti salienti. Il primo è lo stop definitivo alle Quote e agli scaloni, il piano sarà stabile e definitivo. Il secondo un nuovo inizio per la creazione delle pensioni integrative tramite versamento del Trattamento di Fine Rapporto, con fiscalità agevolata, ai fondi pensione.
A corroborare il Piano Calderone la tempistica, massimo otto mesi dalla chiusura del confronto per essere operativo e stimolo ai prepensionamenti per avviare il turn over necessario ad avere nuovi contributi da innestare nelle casse dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale