Si tratta di un sussidio economico che è stato introdotto ormai qualche anno fa. Pare, però, che siano in corso delle modifiche.
Come si sa, i Governi precedenti avevano istituito alcuni sostegni pecuniari per venire incontro, per l’appunto, soprattutto a tutti coloro che non dispongono di un alto reddito.
D’altra parte, di questi tempi non è facile per numerose famiglie riuscire a sbarcare il lunario, e, proprio per questa ragione, sono stati erogati dei sussidi che, di certo, non risolveranno il problema alla radice, ma possono comunque dare una mano ai più bisognosi.
E, a dire la verità, questi aiuti economici non sono ancora esauriti, e, al momento, svariate categorie di cittadini stanno attendendo le somme promesse.
D’altro canto, però, con il sopraggiungere del nuovo esecutivo, guidato da Giorgia Meloni, si stanno verificando delle modifiche giustappunto su questi incentivi.
Insomma, la leader di Fratelli d’Italia, negli ultimi mesi, sta procedendo con alcune, per così dire, revisioni che dovrebbero, a suo avviso, aggiustare quanto stabilito in precedenza.
Naturalmente, uno tra tutti, è il chiacchieratissimo Reddito di Cittadinanza, anche se, a onor del vero, non è soltanto questo punto a essere oggetto di correzioni.
Le modifiche di 18App
Così, per tentare di aiutare soltanto chi veramente ne ha bisogno, Meloni e la sua squadra hanno affermato di voler mutare anche le condizioni del cosiddetto Bonus Cultura di 500 euro. Dal prossimo anno, infatti, le cose potrebbero cambiare.
Stando alle parole della neo premier, quindi, sarebbe giusto che tale incentivo sia riconosciuto a chi può dimostrare un certo reddito. Secondo Meloni, perciò, si tratta di una misura che deve essere arginata e destinata ai ragazzi diciottenni di genitori che non vantano uno stipendio stellare.
A tal proposito, ha dichiarato che non ha alcun senso elargire 18App, per esempio, ai figli dei parlamentari e, per di più, anche a sua figlia, il giorno in cui sarà maggiorenne.
Secondo quanto è stato riportato, però, questa misura, attualmente, è attiva anche in altri paesi appartenenti all’Unione Europea. Le somme erogate non si discostano di molte da quelle italiane.
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Infatti, in Francia il buono digitale è pari a 300 euro, in Spagna il Bono cultural ammonta a 200 euro e, invece, in Germania, a partire dal 2023, verrà introdotto il Kultur pass del valore, anche in questo caso, di 200 euro.
