Tredicesima 2022, la maggior parte non sarà spesa come vorrebbero i lavoratori che hanno diritto a riceverla: lo studio
La tredicesima quest’anno non sarà la stessa. L’allarme lo lancia il Codacons che sottolinea come le spese maggiori alleggeriranno l’extra previsto per i lavoratori dipendenti nel mese di dicembre.
Una situazione che tanti temevano e ora secondo le previsioni diventerà realtà. Il Codacons ha già sottolineato in precedenti studi come anche i classici alimenti delle festività natalizie, pandori e panettoni, subiranno pesanti rincari.
Tra costi energetici più alti e dunque inflazione, mutui alle stesse e prodotti alimentari di cari, la tredicesima avrà un valore ben diverso.
Tredicesima 2022: buona parte spesa per pagare le tasse
Secondo l’organizzazione sono 47 i miliardi di euro che andranno nelle tasche di 34 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati. Togliendo le trattenute Irpef, la quota netta sarà di circa 35 miliardi di euro. Ma in questo 2022 difficile per tutti il 25% delle tredicesime sarà destinato a pagare rate di mutui, affitti e prestiti.
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A pesare infatti ci sono anche le decisioni della Bce che ha alzato i tassi di interesse con effetti devastanti sui mutui a tasso variabile. Alcuni cittadini hanno visto aumentare la la rata da un mese all’altra anche di 50 euro. Chi ha potuto infatti tra ottobre e novembre ha preferito estinguere il mutuo. Una scelta fatta da chi aveva da pagare ancora qualche anno e soprattutto disponibilità economica.
Il 33% delle tredicesime invece andrà a coprire le spese delle bollette per utenze varie. Per dare idea della differenza, nel 2021 la percentuale era 22. Il 20% invece per pagare tasse, imposte e tributi vari e il 22% sarà destinato a consumi generici. Molta incertezza per le spese di Natale.
Tanti hanno già approfittato del black-friday comprando i regali il mese scorso mentre altri ridurranno la spesa destinata proprio ai doni e all’abbellimento della casa con luci e addobbi. Si preferirà spendere di più sugli alimenti che avranno comunque una leggera flessione.
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Insomma, sarà un Natale diverso sotto vari punti di vista ma c’era da aspettarselo già dall’estate, quando era chiaro che l’inflazione avrebbe toccato picchi eccezionali soprattutto in autunno-inverno.