Si tratta di un provvedimento istituito poco tempo fa e che il nuovo esecutivo avrebbe deciso di modificare.
Si è parlato spesso, in questo periodo, dell’ormai famoso obbligo per gli esercenti di permettere ai clienti di effettuare il pagamento tramite POS.
Una regola che il Governo precedente aveva istituito proprio per cercare di combattere il più possibile alcune piaghe della società, cioè, per l’appunto, l’evasione fiscale e il riciclaggio.
Insomma, si è trattata di una mossa che, in un certo senso, può essere stata accolta di buon grado dagli avventori per il fatto che risulta assai comodo concludere un acquisto semplicemente con carta, piuttosto che con i contanti.
Ciò, in effetti, ha anche diminuito in maniera drastica l’incombenza dei prelievi che, come sappiamo, richiedono anche una piccola somma per il servizio. La cosa, d’altro canto, non ha però fatto esattamente felici i commercianti, perché si sono dovuti sobbarcare delle commissioni in più.
E, d’altra parte, tutti coloro che non concedono questa forma di pagamento sono soggetti a una multa pari a 30 euro, oltre a una percentuale aggiuntiva relativa al costo della transazione.
Il nuovo esecutivo di centrodestra, capitanato da Giorgia Meloni, a tal proposito, di recente aveva annunciato che avrebbe avuto l’intenzione di apportare delle modifiche in merito. E, forse, i proprietari delle attività, stavano persino già cantando vittoria.
Come ricordiamo, infatti, si pensava che, dal prossimo 1° gennaio, il paletto sarebbe arrivato a 60 euro. In altre parole, i commercianti non sarebbero più stati costretti a tollerare il versamento con il POS al di sotto della suddetta cifra.
Tuttavia, a quanto pare, sembra che non sia una soluzione definitiva e che peraltro la stessa abbia fatto storcere il naso ai vertici di Bruxelles. Così, la UE, secondo ciò che è stato riportato, non avrebbe gradito due scelte principali contenute nella bozza della Legge di Bilancio.
Sì, perché, anzitutto, non vedrebbe di buon occhio il raddoppiamento del limite e poi nemmeno l’eliminazione delle sanzioni amministrative verso coloro che rifiutano il pagamento elettronico.
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Insomma, in poche parole, nonostante al momento non ci sia niente di ufficiale, potrebbe darsi che successivamente avvenga un ripensamento riguardo a questa norma.