In questa coda di autunno 2022 la nuova frontiera della truffa viaggia attraverso gli sms, il caso della Banca Intesa San Paolo
La parte finale del 2022 sta riservando a diversi clienti dei servizi online degli Istituti di credito diverse cattive sorprese. Parliamo, in particolare, dei problemi che si stanno generando sul funzionamento delle applicazioni dedicate all’home banking. Applicazioni che, secondo i più recenti dati diffusi dalla Polizia Postale, sono le più prese di mira dagli hacker.
I dati sono davvero preoccupanti. Il primo, il più clamoroso, è che almeno otto milioni di italiani sono state vittime nel 2022 di un tentativo di truffa online. Il secondo, il peggiore forse, è che di queste ne sono riuscite almeno 200.000 con un aumento del 12% rispetto al dato del 2021 e del 23% rispetto al 2020.
Intesa San Paolo, la truffa viaggia sugli sms
I motivi sono legati essenzialmente al fatto che, dal 2020 ad oggi, c’è stata una vera e propria turbo accelerazione nell’uso dei servizi online. Accelerazione che si è verificata su una infrastruttura di rete ancora non performante al 100% per questo uso massivo.
LEGGI ANCHE -> Baristi e camerieri: stipendio più alto nel 2023
Per non tacere del fatto che molti clienti dei servizi online non hanno una alfebetizzazione ed una esperienza di uso approfondita. Tutto questo genera una predisposizione al rischio di truffa.
LEGGI ANCHE -> Stipendio pignorato: c’è un modo per evitarlo
L’ultima della serie, suo malgrado, ha colpito i servizi online di Banca Intesa San Paolo ed in particolare le applicazioni dedicate alle disposizioni bancarie. La truffa si attiva con il meccanismo dello smishing. Lo smishing è una tipologia di truffa che si attiva tramite invio di un sms che al suo interno contiene un link farlocco.
Se l’utente che lo riceve clicca in maniera maldestra accadono due cose. Entrambe negative. La prima è quella peggiore perché installa sul proprio smartphone un malware capace di carpire i dati della applicazione di home banking e potenzialmente svuotare il conto.
La seconda invece è quella che rinvia ad un link nel quale una finta pagina dell’istituto di credito segnala difficoltà con l’accesso ai sistemi e chiede di reinserire i dati. Ovviamente i dati verranno carpiti. Per cui attenzione massima le banche, Intesa San Paolo in primis hanno meccanismi diversi per comunicare con i clienti.