Tasse e debiti, elenco cattivi pagatori quando non si copre qualche rata e si viene bollati come soggetti che non pagano
È sempre una situazione scomoda trovarsi sull’elenco dei cattivi pagatori. Come fare a sapere se il proprio nome è inserito?
Oggi, vista la crisi, purtroppo trovarsi in difficoltà con il pagamento di finanziamenti o prestiti è più frequente rispetto a qualche anno fa. I motivi per cui non si paga una rata possono essere diversi: negligenza, dimenticanza o appunto difficoltà per mancanza di soldi, come quando il conto è in rosso.
Tasse e debiti, cattivi pagatori: come funziona il sistema
L’elenco con i nomi di chi non paga quanto dovuto è nei Sistemi di informazione creditizia, utile a sapere se il soggetto in questione può essere considerato affidabile o meno.
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Il debitore deve essere sempre prima informato dell’inserimento in tale elenco? Il Codice prevede varie regole in merito alla trasparenza e la correttezza dei dati.
I data base servono soprattutto a chi finanza in modo che un privato o un’azienda chieda un prestito, il soggetto erogatore può valutare con maggiori informazioni.
I dati dei Sistemi di informazione creditizia sono connessi con la Crif, la Centrale dei rischi finanziari di banche e società, utile a prevedere e controllare i rischi finanziari.
vediamo nel dettaglio il punto che più interessa al debitore. Lo scorso 5 novembre il Garante della privacy ha dato il via libera per alcune regole a protezione sia del creditore sia del debitore.
15 giorni prima della segnalazione al Sistema di informazione creditizia da parte del soggetto che ha concesso soldi, riceve una comunicazione con avviso di ritardo nel pagamento.
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In pratica è una sorta di protezione nei suoi confronti. La legge cerca di tutelare ambo le parti, chi deve pagare e chi deve ricevere, con il massimo della trasparenza e fare in modo che il debitore possa essere avvisato prima di entrare nell’elenco. In questo caso potrebbe avere problemi in futuro per la richiesta di eventuali altri finanziamenti o prestiti.