Buone notizie per i commercialisti, uno su due dichiara di aver aumentato il proprio reddito nel 2021: i dati del sondaggio pubblicati.
Quasi un commercialista su due ha dichiarato di aver aumentato il reddito prodotto nel 2021 senza sostanziali differenze di genere. In particolare, i dati del sondaggio presentato ai Magazzini del Cotone di Genova parlano di un 47% per gli uomini e un 41% per le donne. I dati sono stati condivisi durante il convegno Previdenza in tour 2022. Verso nuove rotte – Strategie e strumenti di navigazione per i dottori commercialisti di domani, organizzato dalla Cassa Dottori Commercialisti.
Al sondaggio hanno partecipato più di 12mila professionisti del settore, in costante ascesa nonostante il periodo di grave crisi economica post-pandemica ed energetica. Il presidente della Cassa Stefano Distilli ha infatti sottolineato come l’anno si sia chiuso con un “assestamento di bilancio preventivo 2022 con un’ipotesi di avanzo di 331 milioni e anche nel 2023 prevediamo di gestire un patrimonio netto in crescita ben oltre i 10 miliardi“.
A ciò si aggiungono ulteriori dati positivi in fatto di reddito per i commercialisti: molti di loro sono disponibili ad evolversi verso nuove forme di consulenza finanziaria. Il loro ruolo potrebbe infatti risultare fondamentale per le imprese, il mondo della finanza, la pubblica amministrazione e anche il Pnrr. Vale a dire il Piano nazionale di ripresa e resilienza approvato nel 2021 per rilanciare l’economia dopo la pandemia da Covid.
A tal proposito, gran parte degli intervistati sostiene che il Pnrr possa portare benefici alla Nazione, mentre il 24% si dichiara scettico rispetto ai benefici che questo potrebbe apportare. Per quanto riguarda gli ambiti di consulenza, invece, al primo posto troviamo l’industria 4.0 (70% delle risposte), seguita dai bonus edilizi (50%).
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Infine bisogna considerare che il trend ascendente per il reddito dei commercialisti si è registrato principalmente per le attività già ben avviate. Con cifre che vanno oltre i 100mila euro o comprese tra 50mila e 100mila. Un professionista su 5 ha invece segnalato un andamento in calo, trend che sale a una percentuale del 40% per i commercialisti con reddito inferiore a 15mila euro annui.