Nel Decreto aiuti è previsto il versamento di un bonus da 200 euro una tantum, ma la domanda in alcuni casi è stata respinta: cosa fare?
Per aiutare i cittadini a far fronte alla grave crisi economica ed energetica che stiamo vivendo il governo ha stanziato milioni di euro sotto forma di indennizzi e bonus una tantum. Tra questi ultimi vi è il bonus da 200 euro, la cui erogazione è iniziata a luglio 2022 e che, in alcuni casi, sta avvenendo ancora oggi. Il bonus da 200 euro, destinato ai lavoratori autonomi che ne abbiano fatto domanda e rientrino nei requisiti, però, non sempre è arrivato a chi avrebbe dovuto riceverlo.
Per tale ragione sul sito dell’INPS è disponibile un portale in cui vengono esplicitate tutte le modalità per poter fare ricorso all’ente di previdenza sociale. La circolare INPS 24 giugno 2022, n. 73 fornisce infatti le istruzioni amministrative sul bonus da 200 euro una tantum, disposto dal Decreto aiuti e regolato negli articoli 31 e 32 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50.
Al via il riesame delle domande respinte per il bonus INPS da 200 euro
Tali modalità di ricorso sono state esplicitate dall’INPS in seguito al completamento della prima fase di gestione delle domande. Il requisito reddituale per poter accedere al bonus da 200 euro, fissato a 35mila euro annui lordi per il 2021, seppur rispettato ha escluso numerosi aventi diritto al bonus. Per questa ragione l’INPS ha fornito le istruzioni per la presentazione delle istanze di eventuali riesami, da parte dei richiedenti le cui domande sono state respinte.
I termini non perentori per presentare una domanda di riesamina sono fissati a 90 giorni successivi al momento in cui si viene a sapere che la propria richiesta è stata respinta. Per poter presentare l’istanza si potrà accedere al sito dell’INPS alla stessa sezione ove è stata presentata la domanda. Sotto la voce Indennità una tantum 200 euro.
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In tal modo molti di coloro che non hanno ricevuto l’indennizzo pure avendone diritto potranno sperare di ricevere il rimborso nei prossimi mesi, anche assieme al bonus da 150 euro anch’esso destinato a lavoratori autonomi, dipendenti e pensionati.