SuperBonus e Sconto in fattura, qual è il funzionamento. Il Parlamento discuterà le modifiche per quel che riguarda la cessione dei crediti
Il SuperBonus ha avviato molti cantieri ma tanti altri sono rimasti bloccati, scatenando ovviamente una serie di lunghe polemiche sull’efficienza della misura.
L’Agenzia delle Entrate ha reso noto un altro chiarimento – l’ennesimo – in particolare sulle modalità di pagamento per la parte di corrispettivo non oggetto di sconto. La domanda posta è se deve essere pagata utilizzando un bonifico bancario o postale.
La questione è posta da un contribuente e l’Agenzia risponde utilizzando il canale FiscoOggi. L’impresa che si occuperà dei lavori applicherà lo sconto in fattura parziale, ma la somma che eccede bisogna pagarla in modo obbligatorio attraverso un bonifico parlante?
Le spese che riguardano l’esecuzione dei lavori devono essere effettuati attraverso un bonifico bancario o postale. Sono esenti dall’obbligo i soggetti esercenti attività d’impresa. Dalla causale del versamento deve risultare il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva (o il codice fiscale) del soggetto che riceve il bonifico.
Ricordiamo che gli istituti hanno predisposto anche i bonifici per i pagamenti dell’ecobonus così come per la detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
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Anche se si tratta di uno sconto parziale, la parte che non è soggetta allo sconto deve essere pagata utilizzando un bonifico della banca o della posta.
In questa specificazione l’Agenzia delle Entrate ha richiamato la circolare numero 23 del 2022 nella quale è stato precisato che in tutti i casi in cui le parti non dovessero trovare accordo per la cessione totale del credito, la fruizione del Superbonus deve comunque essere subordinata al pagamento del corrispettivo eccedente l’importo del credito che è stato ceduto, utilizzando il suddetto bonifico.
Il SuperBonus è stato confermato nella Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri (la manovra ha ricevuto anche la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato e la firma del Presidente Mattarella) e ora all’esame del Parlamento.
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A far discutere è il blocco della cessione dei crediti, decisione del governo Draghi necessaria dopo i tanti casi di truffe. La maggioranza è al lavoro in tal senso. “Nei giorni scorsi abbiamo presentato le nostre proposte, che si sono tradotte in emendamenti al decreto Aiuti quater. I due interventi principali riguardano la proroga delle Cilas e lo sblocco della cessione dei crediti“. Lo dice in una nota Mauro D’Attis, deputato di Forza Italia.