I bonus INPS da 150 e 200 euro gli scolastici stanno facendo scalpore, soprattutto perché alcuni non hanno ancora capito quando arriveranno.
Tra i tanti bonus stanziati dallo Stato per aiutare i cittadini ad affrontare la grave crisi economica ed energetica che stiamo vivendo vi sono anche i bonus INPS da 150 e 200 euro. Il primo è dedicato a dipendenti pubblici e privati e pensionati, compreso tutto il personale scolastico, anche ATA. Il secondo, invece, è pensato per gli autonomi. Oppure per il personale scolastico precario con contratto fino a giugno 2022.
Proprio in questi giorni, dunque, INPS e NOIPA (il sistema informatico del Ministero dell’economia e delle finanze) stanno erogando i bonus INPS a tutti coloro che rientrano nei requisiti previsti dalla legge. Nel caso dei bonus da 150 euro l’erogazione avviene automaticamente sullo stipendio, senza bisogno di presentare domanda o autocertificazione. Tale bonus è conferito solo nel caso in cui la retribuzione imponibile a fini fiscali sia pari o inferiore a 1.538 euro per il mese di novembre 2022. Oppure nel caso in cui il reddito lordo annuo per il 2021 non abbia superato i 20mila euro.
I bonus INPS verranno versati a partire da dicembre 2022
Nel caso del bonus INPS da 200 euro, invece, è stato necessario presentare un’istanza specifica all’ente di previdenza sociale, in scadenza il 31 ottobre 2022. Ad oggi, l’emissione dei pagamenti è prevista a partire dal primo dicembre 2022, ma chi è interessare potrà controllare lo stato di avanzamento della propria domanda su MyINPS.
Va inoltre tenuto presente che il bonus INPS da 200 euro è stato già pagato a tutti coloro che si trovavano ancora in servizio durante i mesi di giugno e luglio 2022. Oppure a coloro che si trovavano in disoccupazione a partire da giugno.
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Nel caso di richieste pervenute oltre il mese di novembre, l’INPS avrà tempo fino al 28 febbraio 2023 per erogare il bonus. In alcuni casi, inoltre, gli autonomi potrebbero ricevere un doppio versamento da 150 più 200 euro.
Va inoltre specificato che il bonus non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali. Che non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile.