Calendario Poste per il mese di dicembre che sarà molto ricco per gli aumenti che sono previsti dalla legge
Giovedì 1 dicembre è il giorno in cui milioni di pensionati potranno prendere l’indennità prevista quel mese. A differenza di novembre che come ogni anno è coinciso con un giorno festivo, per il mese ormai alle porte la pensione arriverà subito.
Ciò vale sia per chi ha l’accredito in banca sia per chi la deve ritirare in Posta. A tal proposito, vediamo qual è il calendario. Come sempre infatti si dovrà rispettare il turno in base alla lettera del proprio cognome. Il sistema è stato ripristinato ad aprile scorso quando è ufficialmente terminato lo stato d’emergenza causa Covid.
Fino a quando la crisi pandemia tallonava più di adesso, era possibile ritirare prima l’indennità. Con il calendario, infatti, quasi per tutta la prima settimana di dicembre si erogheranno le pensioni.
Calendario Poste, quando si si ritirano le pensioni
Giovedì 1 dicembre toccherà ai titolari con cognomi dalla lettera A alla lettera C, venerdì 2 dicembre sarà il turno delle lettere D fino alla lettera K e sabato, invece, dalla lettera L alla lettera P. Dopo la pausa di domenica si riprenderà lunedì 5 dicembre l’ultimo giorno, per i cittadini dalla lettera Q e Z.
Gli aumenti
Dicembre è sinonimo di tredicesima, ma non solo. Quest’anno vista la crisi inflazionistica ci sarà anche l’anticipo della rivalutazione del 2%. L’aumento è previsto per le pensioni che hanno un importo mensile lordo fino a 2.962 euro.
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È un anticipo della perequazione del 2023, cioè l’adeguamento delle pensioni che ora è fissato al 7,3%, in base all’inflazione.
Sono tante le voci sull’accredito di dicembre. Oltre ala già citata tredicesima ecco il bonus 150 euro contro il caro energia per gli aventi diritto come prevede il terzo e ultimo decreto aiuti fatto dal governo Draghi anche se dovrebbe già essere stato accreditato a novembre.
Da gennaio nuovo sistema pensionistico?
A proposito di pensioni, per chi svolgerà l’ultimo mese di lavoro prima di lasciare il posto, da gennaio entrerà in vigore le riforma cosiddetta Quota 102: per andare in pensione serviranno 62 anni di età e 41 di contributi.
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Ciò avverrà se la Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei Ministri passerà l’esame del Parlamento. Sarà comunque una sorta di riforma ponte, prima di una più definitiva dal 2024.