C’è una determinata tipologia di conto corrente che, al giorno d’oggi, è piuttosto diffusa. Tuttavia, bisogna fare attenzione.
In questo dato momento storico, in effetti, svariati cittadini possiedono un conto corrente. E, sia che si decida di aprirlo con un tradizionale istituto di credito o con Poste Italiane, poco importa.
Infatti, come dovreste già sapere, al giorno d’oggi, la scelta è piuttosto ampia e variegata. Per questo motivo, quindi, ciò che bisogna fare è assolutamente stare attenti a ogni proposta per capire, di conseguenza, quale conto si confà meglio alle proprie esigenze.
Insomma, non si tratta di certo di qualcosa da prendere alla leggera. Per di più, attualmente, sono stati creati persino i conti correnti online che, spesso e volentieri, ci permettono di risparmiare.
D’altronde, ci sono delle precise operazioni che, se effettuate nelle filiali, vengono a costare qualcosa di più rispetto a quelle fatte tramite l’home banking o sulle piattaforme apposite.
Tuttavia, prima di optare per un determinato conto in particolare, forse, dovreste pensarci due volte. A tal proposito, quindi, ci stiamo riferendo al cosiddetto Conto corrente cointestato.
Si tratta, per l’appunto, di un deposito sottoscritto da due o più persone e può essere di due tipologie principali. Una, infatti, è quella a firma disgiunta, cioè i titolari hanno gli stessi diritti dell’utilizzo delle somme di denaro, sia per quanto riguarda i bonifici che i prelievi.
Dall’alto lato, invece, troviamo il conto a firma congiunta con il quale le operazioni devono avere la duplice firma degli intestatari. In genere, quindi, una di queste opzioni viene utilizzata dai coniugi oppure da persone appartenenti allo stesso nucleo familiare.
Comunque sia, a quanto pare, sembra che l’Agenzia delle Entrate stia particolarmente attenta a questo tipo di conto corrente, monitorando in maniera specifica le azioni e cercando di individuare se sono avvenute delle mosse sbagliate o delle irregolarità.
Un dettaglio di cui però forse non sono tutti a conoscenza è che il denaro presente su questo conto non appartiene in modo eguale al 50 per cento delle parti.
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Al contrario, invece, bisogna tenere presente che quelle somme di denaro sono unicamente di colui che lo versa. La persona, quindi, che non le ha depositate potrebbe pagare delle ulteriori tasse su tali cifre, perché si aggiungono in automatico al reddito imponibile.