In provincia di Rovigo un uomo è morto a causa delle esalazioni di un generatore di corrente: Renzo Maccapani non aveva luce e gas in casa.
La tragica vicenda è avvenuto a Taglio di Po, cittadina in provincia di Rovigo, dove un uomo di 56 anni è morto a causa delle esalazioni di monossido di carbonio provenienti da un generatore di corrente a gasolio. Si chiamava Renzo Maccapani e da circa due anni viveva senza luce e gas in casa. Le utenze, infatti, gli erano state staccate poiché non era riuscito a pagare le bollette a causa di insolvenza economica.
Per illuminare la casa, dunque, Renzo Maccapani si serviva di un generatore. Qualcosa, però, nella notte del 24 novembre è andato storto. Secondo quanto ricostruito dalle autorità, infatti, sembra che Renzo abbia portato dentro casa il generatore di corrente, a causa delle pessime condizioni metereologiche della serata. Non prendendo in considerazione le esalazioni che il macchinario avrebbe prodotto all’interno delle mura domestiche.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
L’uomo lavorava come operatore ecologico per il Comune di Taglio di Po dal 1995 e sono stati proprio i suoi colleghi a insospettirsi per la sua assenza sul posto di lavoro. La mattina del 24 novembre, infatti, hanno notato che il suo mezzo di trasporto si trovava ancora in deposito e verso le 10:30 hanno provato a contattarlo senza ricevere risposta.
In seguito uno di loro si è recato a casa dell’uomo, dove ha avvertito le autorità dopo averlo ritrovato senza vita. La procura non ha ritenuta necessaria alcuna autopsia e il corpo dell’uomo è stato già restituito ai familiari per il funerale.
In segno di solidarietà il sindaco di Taglio di Po Layla Marangoni ha annullato una serata teatrale mentre sulla pagina Facebook del Comune si legge: “sensibile di carattere, ha sempre avuto un buon rapporto con i suoi colleghi di lavoro. Ha affrontato momenti particolari e difficili dopo la mancanza dei genitori“.