Il mese di dicembre è anche il mese della tredicesima, la mensilità di stipendio aggiuntiva prevista per milioni di lavoratori.
I lavoratori dipendenti e i pensionati aspettano con ansia il mese di dicembre e il motivo è semplice: è previsto il versamento della tredicesima. Anche nota come gratifica natalizia (poiché arriva in concomitanza delle festività), la tredicesima non è altro che un tredicesimo stipendio derivante da un accantonamento mensile che avviene durante il corso dell’anno.
Da una parte, dunque, una buona notizia, dall’altra una negativa. Ebbene sì perché la tredicesima è sempre inferiore allo stipendio che si percepisce durante l’anno, a causa della maggiore tassazione alla quale è sottoposta. Dal calcolo della tredicesima, inoltre, sono esclusi bonus Irpef e le detrazioni fiscali: anche per questa ragione il suo importo è inferiore a quello dello stipendio ordinario.
Cosa può abbassare l’importo della tredicesima e come si calcola?
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- Bonus INPS con o senza ISEE: impara a scegliere
- Cedolino INPS: quando vedremo nuovi aumenti di pensione
- Giorgia Meloni ferma i bonus: “Sono uno spreco”
Chi anche solo per un breve periodo dell’anno ha usufruito della cassa integrazione, inoltre, ha diritto ad accumulare la tredicesima solo per le ore effettivamente lavorate. In alcuni casi, dunque, la cifra finale a dicembre risulterà più bassa poiché in caso di cassa integrazione è l’INPS a versare lo stipendio e non il datore di lavoro effettivo.
Attenzione anche alle assenze per malattia: a seconda della durata del congedo, infatti, il diritto alla tredicesima può venir meno. Mentre in caso di dimissioni del lavoratore la gratifica natalizia sarà calcolata solo sulla base del tempo effettivo lavorato presso il proprio posto di occupazione.
Per calcolare la tredicesima basta inoltre eseguire una semplice operazione: prendere la cifra base del proprio stipendio, moltiplicarla per i mesi effettivamente lavorati e poi dividere il risultato per i 12 mesi dell’anno solare. Ne consegue che chi ha lavorato assiduamente durante tutto il corso dell’anno riceverà una tredicesima pari quasi al proprio stipendio. Mentre chi ha preso congedo dal lavoro per almeno una parte dell’anno, e per qualsiasi ragione, otterrà una cifra più bassa.