A volte non pagare un debito può essere un reato e avere conseguenze molto più gravi di una semplice sanzione.
Pagare le tasse è ciò che ci permette di vivere in un Paese funzionante. Ciononostante, il problema dell’evasione fiscale è uno dei principali in Italia. Alcune misure governative hanno avuto lo scopo proprio di contrastare tale problema, tra queste anche l’incentivare il ricorso ai pagamenti con carta invece che tramite contanti. I pagamenti virtuali, infatti, sono tracciabili e rendono più facile effettuare controlli.
In tal modo l’Agenzia delle Entrate può effettuare verifiche in caso di transazioni sospette, oppure risalire a chi commette illeciti fiscali. Ma cosa succede nel caso non si paghino i propri debiti con il fisco? Quali sono le conseguenze anche penali dell’evasione fiscale? In Italia non pagare un debito non è un reato penale, bensì civile. Sono soltanto 3 i casi in cui può essere perseguito penalmente.
Quando il mancato pagamento dei debiti diventa un reato penale?
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Le 3 fattispecie in cui il mancato pagamento di un debito si trasforma in reato penale sono le seguenti:
- quando si manca di versare un assegno di mantenimento ai figli, in questo caso il genitore che abita col figlio può querelare chi non paga il mantenimento e quest’ultimo può rischiare anche il carcere.
- Quando si verifica insolvenza fraudolenta, vale a dire quando si contrae un’obbligazione facendo credere di poterla rispettare, pur sapendo bene che le proprie condizioni economiche non lo permettono.
- Quando vi è mancato pagamento delle imposte con relativa evasione fiscale, in questo caso il debito deve essere superiore ai 50mila euro e riguardare Irpef o Iva. In questo caso è previsto anche l’arresto da 1 a 6 anni.
In tutti gli altri casi non si sta commettendo un reato penale e non si rischia il carcere. La sanzione maggiore che si potrebbe fronteggiare è il pignoramento dei propri beni, ad esempio nel caso di mancati pagamenti con banche o società finanziarie.
