Bonus per i commercianti che possono fare richiesta per alleviare un costo obbligatorio: di cosa si tratta
Per tutta l’estate si è parlato molto del Pos. Il motivo è dovuto alla legge che dal 30 giugno scorso obbliga commercianti e professionisti ad accettare i pagamenti elettronici se il cliente preferisce questa modalità. In merito c’è stata anche molta disinformazione con tanti che hanno sostenuto che ci fosse l’obbligo di pagare solo con la carta, ma non è così.
La pena prevede una multa costituita da una quota fissa più una variabile: 30 euro più il 4% della cifra che il cliente avrebbe dovuto pagare ma è stata rifiutata. Ma come si arriva a scoprire l’illecito? Deve essere l’utente che paga ad avvisare la Guardia di Finanza.
Molti in estate – soprattutto nei luoghi dove il guadagno è alto come i lidi – hanno aggirato l’obbligo sostenendo che sono troppo elevati i costi del Pos e le commissioni da pagare alle banche.
Bonus per il Pos: chi può averlo
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Ora è in arrivo il Bonus Pos 2023 di 50 euro. È un un credito d’imposta pari a 50 euro riconosciuto agli esercenti che acquisteranno registratori di cassa telematici.
Lo scorso 10 novembre il governo ha approvato il quarto Decreto Aiuti (i precedenti tre sono stati dell’esecutivo di Mario Draghi e l’ultimo è in attesa di pubblicazione) mette sul tavolo circa 80 milioni di euro per garantire agevolazioni agli acquisti pagati tramite il Pos.
Per ottenere l’agevolazione è necessario che si acquisti un Pos che sia anche un registratore telematico. Chi mette a disposizione questa tecnologia è myPOS con il dispositivo Hub+.
Successivamente bisognerà attendere l’Agenzia delle Entrate che emanerà un provvedimento con il quale tute le modalità specifiche della misura verranno attuate.
L’agevolazione riguarda i soggetti passivi di Iva, nello specifico le attività commerciali o assimilate riportate all’art. 22 del TUIR. In pratica tutti quelli che utilizzato il Pos che funge da registratore di cassa. Un aiuto concreto per quei soggetti che devono affrontare quotidianamente tante spese, soprattutto in un periodo così dura con l’inflazione che non lascia tregua.