Assegno per il nucleo familiare: l’Inps ha pubblicato alcuni chiarimenti con il messaggio datato 17 novembre
Importanti novità che riguardano l’Assegno unico e universale e per datori di lavoro. L’Istituto di Previdenza, con il messaggio numero 4167 del 17 novembre 2022, ha fornito chiarimenti per i percettori di assegno di integrazione salariale spiegando quali sono le istruzioni contabili e le modalità di compilazione del flusso UniEmens.
Con questi i datori di lavoro potranno effettuare il conguaglio degli ANF (Assegno Unico Familiare) ai propri lavoratori che sono destinatari dell’Ais, l’Assegno di integrazione salariare.
Nello stesso messaggio l’Inps ha sottolineato che dal 1 gennaio scorso i suddetti dipendenti hanno diritto, in rapporto al periodo di paga ma ma anche alle stesse condizioni lavotarive e orari, all’Assegno Nucleo familiare.
Assegno per il nucleo familiare: oggi è quello Unico e Universale
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Onde evitare confusione, viene anche ricordato che dal 1 marzo 2022 l’Anf è stato sostituito con l’Assegno Unico e Universale introdotto dal governo Draghi. Come il nome stsso dice, infatti, questa misura è “unica” poiché mette insieme tutte le agevolazioni che prima erano previste per la famiglia, tranne il bonus Baby-sitter.
A differenza della precedente misura, però, questo è anche “universale” poiché riguarda tutti i cittadini che hanno figli. La situazione economica viene presa in considerazione tramite l’Isee ma anche chi non presenta questo, ha comunque diretto all’assegno.
Chi ha un Isee non oltre i 15mila euro, riceve il massimo previsto dalla leggem ossia 175 euro per ogni figlio a carica dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. L’importo è però minore in caso di figli maggiorenni e non ha limiti se sono disabili.
Più aumento l’Isee e proporzionalmente diminuisce l’assegno fino al minimo di 50 euro al mese per figlio. Ciò vale per chi ha un’Indicatore di oltre 40mila euro all’anno.
Riceve 50 euro anche chi risulta avere un patrimonio inferiore a 40mila euro ma non allega l’Isee alla domanda. La stessa regola vale anche per chi ha un Indicatore che supera quella cifra: ha diritto al minimo per la natura universale della misura.