Governo Meloni alle prese con le spaccature interne? I principali problemi potrebbero arrivare proprio dagli alleati
Il rapporto tra Forza Italia e Lega Nord non è sempre stato sempre roseo. Ciò è vero da circa trent’anni, da quando le due formazioni politiche in tempi diversi condividono l’esperienza di governo. Fu proprio la Lega allora guidata da Umberto Bossi a far cadere il primo governo di Berlusconi nel 1997.
Oggi invece i due partiti sembrano più stretti che mai, contro le opposizioni in Parlamento? Strano ma vero, ma pare che che il capo del governo Giorgia Meloni debba guadarsi principalmente dai propri alleati. È questo c’è che emerge dall’aria che si respira a Palazzo Chigi e in Parlamento, portato dal vento delle indiscrezioni.
Governo Meloni, rischio spaccatura: attenzione alla Legge di Bilancio
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Meloni starebbe pensando a un solo partito del centrodestra mentre Salvini e Berlusconi sarebbero pronti a federarsi. Tutti progetti da rinviare a dopo le elezioni Europee in programma nel 2024.
Tensioni in Forza Italia ce ne sono e lo prova la spaccatura del partito in Sicilia. Fibrillazioni che non mancano a Roma sullo sfondo dell’approvazione della Legge di Bilancio che potrebbe portare a ulteriori divergenze.
Ma cosa dicono gli ultimi sondaggi? Maloni continua a crescere dopo le elezioni (succede quasi per tutti i governi che nei primi mesi dopo l’elezione hanno un buon rapporto con gli italiani) ma cresce anche Forza Italia con la Lega in svantaggio.
Considerando l’attuale situazione, in vista ci sono delle spaccature? Non è escluso soprattutto perché Berlusconi sembra non aver gradito la scelta dei ministri. Nel partito creato dall’ex Presidente del Consiglio c’è chi guarda con interesse a Fratelli d’Italia, soprattutto se Meloni dovesse davvero realizzare il partito unico del centrodestra.
A breve partirà l’iter che avvia la discussione e l’approvazione della Legge di Bilancio che sarà terreno di scontro come Salvini ha fatto intendere sui social dove chiedere “di più” alla Meloni. Le elezioni regionali del 2023 in Lazio e in Lombardia potranno dire di più sull’unità e sui pesi interni nella coalizione di governo.