Al vaglio del nuovo governo vi sono alcune proposte di supporto per le famiglie numerose e quelle con gemelli, si tratta del bonus gemelli.
In seguito all’insediamento il nuovo governo ha subito cominciato a lavorare alla nuova Legge di Bilancio, proponendo misure di supporto finanziario ai cittadini. Dei 30 miliardi di euro a disposizione, 21 verranno dedicati alle misure di emergenza per contrastare il caro-bollette conseguente alla crisi energetica, mentre coi restanti 9 si decideranno misure alternative.
In particolare alcune proposte riguardano l’azzeramento dell’Iva su alcuni prodotti di prima necessità come latte, pane e pasta per la durata di un anno; l’abbassamento dell’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e di igiene intima femminile; e dei bonus di supporto per le famiglie numerose. I fondi a disposizione potrebbero infatti andare in parte a confluire nell’assegno unico universale deciso a marzo, che da 100 euro potrebbe aumentare a 200 per nuclei familiari con almeno 4 figli, oppure con gemelli.
Le altre proposte del governo per la Legge di Bilancio
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- Bonus INPS con o senza ISEE: impara a scegliere
- Cedolino INPS: quando vedremo nuovi aumenti di pensione
- Giorgia Meloni ferma i bonus: “Sono uno spreco”
La proposta per un bonus gemelli fa parte delle manovre di supporto per le famiglie numerose. A beneficiare di tale aumento dell’assegno unico potrebbero essere all’incirca 90mila famiglie, 18mila delle quali con figli gemelli. Tale bonus sarebbe versato ai genitori di figli gemelli almeno per i primi 3 anni di età dei figli.
Tra le altre proposte al vaglio anche la riforma delle pensioni: per evitare il ritorno alla legge Fornero si sta prendendo in considerazione di passare dall’attuale quota 102 a quota 103. In tal modo potrebbero beneficiare del pensionamento anche coloro che hanno 41 anni di contributi e almeno 62 anni di età. Una platea potenziale di beneficiari di circa 40 – 50mila persone.
Si parla inoltre di flat tax, che porterebbe a 85mila euro annui il limite di reddito per beneficiare del regime forfettario con Partita Iva. E di eliminare tutte le cartelle esattoriali inferiori a 1.000 euro emesse fino al 2015. Parte dei fondi dovrebbe arrivare da una stretta sul Reddito di Cittadinanza.