Poste Italiane ha lanciato un nuovo buono fruttifero a partire dall’8 novembre, ma si tratta di una soluzione destinata solo a certi clienti.
Poste Italiane è da poco finita nel mirino dell’autorità antitrust (AGCOM) per una vicenda riguardante i suoi buoni fruttiferi postali. In particolare, l’ente postale è stato multato per 1,4 milioni di euro per aver omesso informazioni determinanti sulla scadenza e sui termini di prescrizione dei propri buoni fruttiferi. Ciononostante Poste Italiane è spesso dalla parte dei propri correntisti, cui propone possibilità di investimento sicure e garantite dallo Stato.
L’ultima novità introdotta da Poste Italiane sono i buoni soluzione eredità, titolo a medio termine disponibile in forma dematerializzata. Il tasso di rendimento di questo buono postale è fissato al 3%, ma purtroppo non tutti possono sottoscriverne uno. Vediamo quali sono le condizioni di acquisto per un buono soluzione eredità.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Si tratta in particolare di un buono fruttifero destinato a tutti coloro che hanno concluso delle pratiche di successione con l’ente postale. Ha una durata di 4 anni (al termine dei quali potrà essere rimborsato entro 10 anni prima di cadere in prescrizione), un rendimento del 3% e può essere intestato fino a un massimo di 4 persone a patto che almeno una di queste rispetti i requisiti richiesti da Poste.
Innanzitutto il buono può essere sottoscritto soltanto recandosi fisicamente in un ufficio postale, dotati di documento di identità, codice fiscale e, ovviamente, di pratiche relative alla successione appena conclusa. Il buono può essere sottoscritto a partire dal primo giorno successivo alla pratica di successione e fino a 90 giorni da tale data.
L’importo per sottoscriverlo parte da 50 euro (e multipli) fino a massimo di un milione. Non sono richiesti costi per la gestione della pratica di apertura e ogni buono può essere riscattato anche prima dei 4 anni con la totale restituzione del capitale iniziale. Come tutti i titoli di Poste Italiane, infatti, anche questo è garantito al 100% dallo Stato.