Si è parlato molto, anche di recente, riguardo a questo sostegno economico, Vediamone, quindi, l’erogazione totale.
Il chiacchierato Reddito di Cittadinanza, come ricordiamo, era stato introdotto nel 2019 per contrastare la crescente povertà che già prima del periodo pandemico stava attanagliando una grossa fetta di popolazione italica.
Il principale scopo, tuttavia, era proprio quello di favorire l’inserimento nel mondo del lavoro a beneficio di quelle categorie di cittadini che faticavano a trovare una nuova occupazione.
Comunque sia, al giorno d’oggi, con il recente insediamento del governo Meloni, la premier ha già parlato più volte di una possibile modifica sostanziale di questa misura, non fosse altro per alcune truffe che, via via, hanno riguardato proprio l’assegno in questione.
Lo stesso Matteo Salvini, leader di Lega e oggi anche ministro delle Infrastrutture, ha sottolineato che l’obiettivo attualmente è quello di effettuare dei tagli decisivi per dare, per così dire, una lezione ai furbetti che hanno indebitamente approfittato del RdC.
Si tratta, quindi, anche di un futuro controllo più accentuato per rendersi conto effettivamente chi è in grado di lavorare e chi davvero invece non può avere un impiego.
O, peggio ancora, se c’è qualcuno che possiede un lavoro in nero e al contempo percepisce il Reddito di Cittadinanza.
Le modifiche e la somma erogata
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Infatti, a voler guardare, così facendo, si potrebbe per giunta riprendersi svariate somme di denaro e reinvestirle, magari, nelle pensioni.
Al tal proposito, sembra proprio che l’esecutivo sia più o meno concorde nell’affermare che ben presto avverranno dei cambiamenti in tal senso. A dire la sua, quindi, è stato naturalmente anche il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.
Insomma, sembrerebbe che, nonostante si sia ancora in fase di studio del problema, alla fine, è probabile che si deciderà per dei tempi precisi riguardo all’erogazione del Reddito di Cittadinanza.
In particolare, continua Durigon, si starebbe pensando a un arco temporale di 36 mesi. D’altronde, secondo il Rapporto Inps, in questi ultimi tre anni sono stati elargiti in totale oltre 20 miliardi di euro.
Se vogliamo, dunque, concentrarci sui dati raccolti di quest’anno, pare che i nuclei familiari che ne hanno beneficiato nel 2022 siano stati ben più di 2 milioni.