Meno tasse con la riforma del Fisco, quali sono le intenzioni del governo: le indiscrezioni sulla Legge di Bilancio
Oltre alle pensioni, ogni governo appena arrivato a Palazzo Chigi vuole cambiare anche le leggi del Fisco e l’esecutivo di Giorgia Meloni non fa eccezioni, considerando soprattutto che il tema tasse sta molto a cuore al centrodestra. Tra i piani dei ministri del centrodestra spunta la ristrutturazione della tax expenditures.
Una modifica delle detrazioni e, un taglio sui redditi che a partire dal 2023 con la nuova Legge di Bilancio. Innanzitutto vediamo quali sono le regole oggi in vigore.
È prevista una detrazione del 19% per l’intero valore del reddito complessivo, se non si superata la soglia di 120.000 euro. Se ipoteticamente fosse più alto, le detrazioni spettanti corrispondono alla parte correlata tra 240.000 e 120.000 euro ridotto del reddito complessivo. Il valore delle detrazioni decresce fino ad annullarsi sull’ammontare del reddito complessivo più alto di 240.000 euro. In pratica le detrazioni valgono fino a 120.000 euro.
Meno tasse con la riforma del Fisco: le ipotesi
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Nel rapporto annuale sulle spese del Nadef sono riportati tutti gli interventi per il riassetto delle detrazioni. sono presenti tutti gli interventi per il riassetto delle detrazioni e deduzioni e non mancano le indiscrezioni secondo le quali tante saranno le riduzioni del limite delle detrazioni sotto il reddito annuo complessivo entro i 60.000 euro.
Da 60.000 a 120.000 euro ci sarà un’altra fascia con detrazioni più soft. Dovrebbe cambiare poco per i redditi complessivi medio–alti ma il vantaggio potrebbe esserci nell’aumento previsto per il limite della flax tax che passerebbe da 65.000 a 85.000 euro.
Sono previsti interventi per ridurre la spesa fiscale e far pagare le tasse ai cittadini in base al numero dei membri familiari a carico tenendo conto del numero dei figli oltre al sostegno dell’Assegno unico e universale. In pratica, una famiglia con più figlia paga meno tasse.
Le detrazioni fiscali dunque rappresenterebbero il quadro principale delle agevolazioni per i cittadini, sfruttando il reddito dichiarato. Tante dunque le ipotesi finora sviluppate e non resta che attendere la Legge di Bilancio 2023.