Reddito di Cittadinanza, in pochi sono riusciti a trovare davvero lavoro: quali sono le cause del fallimento
Si può discutere del sistema pensionistico che verrà con il nuovo governo, dei migranti o di qualsiasi altro tempo di attualità, nulla potrà far riscaldare gli animi come il Reddito di Cittadina.
A più di tre anni dalla sua approvazione, ci si divide ancora tra chi è favorevole e chi è contrario, chi vuole l’abolizione e chi una profonda riforma. Ma vediamo cosa dicono i numeri.
La relazione del 2020 della Corte dei Conti mette i mostra le cifre dell’Agenzia delle Entrate sulle aziende che hanno beneficiato dei crediti d’imposta per aver assunto un percettore del RdC.
Ricordiamo che questo non è un sussidio per chi è disoccupato (viene infatti anche erogato a chi lavora ma guadagna poco) ma uno strumento utile a cercare lavoro partecipando a determinati corsi e nel frattempo usufruendo dei benefici per poter arrivare a fine mese.
Ebbe, sono oltre 3 milioni i cittadini che hanno diritto al Reddito e solo 536 assunti sono gli assunti. Chiaro il flop anche dei navigator, le figure che avrebbero dovuto aiutare a provare un impiego. I contratti di quest’ultimi scadranno a breve e non è certo che ci sarà il rinnovo visto quanto hanno inciso finora.
Flop Reddito di Cittadinanza, cosa non ha funzionato
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Purtroppo com’è noto non sono mancate le truffe. Percettori senza alcun diritto ma anche commercianti che insieme proprio ai percettori hanno trovato il sistema per raggirare la legge offrendosi come “bancomat” (clicca qui per il caso del benzinaio). In pratica consentono di scambiare i soldi del reddito di cittadinanza per ottenere i contanti.
Secondo il suddetto rapporto del magistrato della Corte dei Conti Antonio Buccarelli l’errore sta nella legge del Reddito. C’è infatti una norma che consente a chi assume con contratto regolare di portare a credito d’imposta l’importo residuo del reddito. In questo modo le aziende ci guadagnano ma come detto le assunzioni sono state solo poco più che 500.
Perché un numero così basso? Il motivo principale è nell’inefficienza del sistema dei navigator e nella mancanza di controlli sul loro operato più quello singoli centri per l’impiego.
Non sono mancati ovviamente episodi di percettori che hanno rifiutato il lavoro regolare perché hanno ritenuto più conveniente continuare a ricevere il Reddito.