Il mese di dicembre è quello della tredicesima e, in alcuni casi, anche quello di bonus in busta paga che possiamo considerare ottimi regali di Natale.
Per fronteggiare la grave crisi economica ed energetica che l’Italia sta affrontando, i piani di aiuti governativi hanno messo e continuano a mettere a disposizione dei cittadini una serie di bonus. Gli indennizzi per i cittadini, voluti dapprima dal governo Draghi col Decreto aiuti bis e poi col ter, sono stati prorogati anche dal nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, con il decreto quater.
In particolare, i temi che premono di più sono quelli del caro-carburanti e del caro-bollette. Quest’ultimo è infatti l’aspetto che pesa maggiormente sulle tasche degli Italiani, soprattutto considerando che si dovrà affrontare l’inverno con i riscaldamenti domestici. Il 10 novembre il Consiglio dei ministri ha dunque approvato nuove misure per un valore di 9,1 miliardi di euro. In attesa che il contenuto del nuovo decreto venga inserito nella Gazzetta Ufficiale e trasformato in legge, vediamo quali sono i benefici che ne andremo a trarre nel mese di dicembre.
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
Innanzitutto è stato confermato il credito di imposta per le aziende fino al 40%, almeno fino alla fine dell’anno in corso. Con questa misura si rendono effettivi sconti sulle bollette di luce e gas, il cui pagamento potrà inoltre essere rateizzato. Questa possibilità sarà valida per gli importi del 2021 e quelli che vanno dal primo ottobre 2022 al 31 marzo 2023.
Inoltre è stato confermato il bonus sociale per il mese di dicembre, destinato a tutte le famiglie con ISEE massimo di 12mila euro (o 20mila nel caso di nuclei numerosi). La previsione, con la nuova Legge di bilancio, è che il vincolo ISEE possa essere eliminato. Molte famiglie potenzialmente aventi diritto dei bonus non hanno infatti potuto usufruirne perché non hanno presentato la dichiarazione sostitutiva unica.
Inoltre si paventa la possibilità di abbassare ulteriormente i costi di luce e gas per le famiglie meno abbienti. In questo contesto è stato anche alzato il limite dei fringe benefits da 600 a 3mila euro. Si tratta di incentivi che le aziende possono conferire ai propri dipendenti sotto forma di voucher, da utilizzare per affrontare le spese mensili.