Non solo un aumento di stipendio ma anche gli arretrati dovuti per i mancati rinnovi dei contratti per tutti i dipendenti scolastici sono in arrivo.
Il 10 novembre è stata firmata un’intesa tra governo e sindacati in materia di rinnovo dei contratti del personale scolastico. In seguito a ciò solo è previsto un aumento di stipendio di circa 100 euro lordi per questi ultimi, ma a dicembre potrebbero addirittura arrivare gli arretrati dovuti per gli ultimi anni di vigenza contrattuale.
Si parla di cifre che potrebbero arrivare fino a 3mila euro, dunque un’ottima notizia (o un bel regalo di Natale) per tutti i dipendenti scolastici, compreso il personale ATA. Dall’ultimo rinnovo contrattuale, avvenuto nel marzo 2018, sono infatti passati più di 4 anni. Il recente accordo con i sindacati è invece relativo ai contratti dal 2019 al 2021 e interesserà più di 1,2 milioni di dipendenti pubblici scolastici, tra cui più di 850mila insegnanti.
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Per il mese di dicembre è dunque previsto non solo il versamento dello stipendio, ma anche quello della tredicesima e degli arretrati in oggetto. Dopo consultazioni durante più di 7 ore, infatti, il governo ha deciso di stanziare i primi 100 milioni di euro per l’attuazione di tali misure. Rimandando al 2023 il reperimento di ulteriori fondi tramite la nuova Legge di Bilancio.
Gli arretrati e l’aumento di stipendio pari a circa 100 euro lordi non dovranno essere richiesti tramite domande specifiche, ma verranno versati sui cedolini dello stipendio di dicembre in automatico.
A commentare il recente accordo raggiunto è stata Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, facendo riferimento alla volontà del governo di investire nell’istruzione e nella formazione dei giovani, “essenziale per un paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza“.
Anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha commentato l’accordo con i sindacati. Definendolo come “un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali. Impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi“.