Pagamenti col POS: ci saranno importanti novità. L’Esecutivo vuole modificare le legge adesso in vigore come il tetto dei contanti
Il nuovo esecutivo targato Giorgia Meloni vuole modificare anche le leggi che regolano l’utilizzo del Pos. Che ciò potesse accadere era chiaro fin dai primi giorni dalla nascita del governo quando la Lega aveva annunciato di voler alzare il limite massimo per l’utilizzo del contante, passando da 2.000 euro (dal 1 gennaio dovrebbe scendere a 1.000) a 10.000. La proposta di legge infatti è stata depositata e ciò dovrebbe evitare il calo previsto dal nuovo anno.
Ad annunciare una possibile novità sul Pos è stato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo che è intervenuto a margine dell’assemblea di Assoimmobiliare. Ha detto che il governo vuole apportare dei cambiamenti e che c’è “sempre intenzione di fare controlli, di agevolare le misure di contrasto al contante”, ma probabilmente senza le multe.
Ricordiamo che dal 30 giugno scorso commercianti e professionisti sono obbligati ad accettare i pagamenti con il Pos se il cliente lo desidera. In caso di rifiuto, pena di 30 euro più il 4% dell’importo che si sarebbe dovuto pagare in modo tracciabile.
Il fine di questa legge è far calare l’uso del contante e dunque diminuire l’evasione fiscale. Ma la direzione del governo che vuole consentire di avere più soldi contanti in tasca sembra essere molto differente.
Pagamenti col POS: le intenzioni del governo
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“La liberalizzazione del contante è un ragionamento che si può fare tranquillamente” ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. Non bisogna penalizzare chi guadagna onestamente “per contrastare quei pochissimi che fanno delle porcate”, ha detto.
Un invito a dare fiducia agli italiani ma il rischio che tante compravendite avvengano in nero, senza fattura né ricevute, c’è. Bisogna soprattutto considerare il potere che hanno le mafie nel nostro Paese e che ovviamente navigano bene nel mare di contanti.
Chi sostiene la politica del tetto di contanti più alta lo fa appoggiando sul fatto che all’estero alcuni paesi non hanno limiti. Di contro è vero anche che altri da anni sono abituati a pagare quasi tutto in modo digitale e che per certe cifre (che sono inferiori ai 10.000 euro come vuole fare il governo), avvengono comunque delle segnalazioni o come in Germania bisogna mostrare un documento di riconoscimento.