Vivere con 740 euro di pensione: perché alcuni personaggi noti dello spettacolo a fine carriera ricevono così poco
Spesso la pensione dei Vip diventa un argomento di discussione nei salotti televisivi e di conseguenza sui social, sempre pronti a cavalcare ogni polemica.
Dopo anni certamente di duro lavoro con l’impegno che porta spesso i personaggi dello spettacolo ad essere lontani da casa anche per molto tempo, ecco che arriva la pensione, comunque al di sotto delle proprie aspettative, considerando soprattutto il guadagno ottenuto durante il periodo di attività.
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Il settimanale Spy ad esempio ha raccolto la rabbia di alcuni di loro. “Ci sono rimasto molto male: non per una questione di soldi – non sono in miseria – bensì per etica professionale”. Queste le parole Enzo Paolo Turchi che ogni mese riceve solo 740 euro. Il coreografo accusa che tutti i suoi contributi sono spariti: “è un’offesa”.
Giucas Casella invece riceve di più, ma la differenza non è molta, sollo 800 euro. Il mago ha ammesso che sta pensando addirittura di muoversi per vie legali con un ricorso. Scherza poi sulle sue origini: è siciliano, dici, quindi è meticoloso perché altrimenti non potrebbe vivere solo con la pensione, lasciando intendere di aver conservato un bel po’.
800 euro anche per la cantante Wilma De Angelis, nonostante abbia cominciato a versare i contributi a 16 anni. “I diciotto anni a Telemontecarlo sono andati quasi tutti persi” e ha spiegato che non aveva l’obbligo di versare i contributi in Italia: “Questo mi ha un po’ fregata, ma non faccio nessun pianto”.
E Margherita Fumero, attrice teatrale e televisiva (molti la ricordano per il ruolo di Wanda in Camera Cafè)? Non ha mai lavorato in nero, afferma, quindi ha sempre versato tutto ma prima per gli attori c’era un tetto giornaliero e non si poteva guadagnare più di cinque milioni di lire. Ma anche per i versamenti c’erano delle regole, non più di 300mila lire. Non a caso problemi del genere sono dei cantanti e degli attori che potevano anche guadagnare molto ma in poche giornate lavorative.