Bonus Vendite online, come fare per ottenere l’agevolazione sul commercio via web: tutti i dettagli della misura
Non tutti ne sono a conoscenza ma esiste un contributo utile a sostenere costi sostenuti per introdurre o potenziare i sistemi di vendita a distanza. L’Agenzia delle Entrate ha comunicato lo scorso 2 novembre che la percentuale prevista per gli anni dal 2021 al 2023 è pari al 40%.
Quello dell’e-Commerce è un settore in espansione in Italia, soprattutto da quando la pandemia ha invaso le nostre vite. Vediamo chi sono i beneficiari della misura.
Il bonus è stato istituito con la Legge di Bilancio del 2021. Ha come obiettivo incrementare le esportazioni del made in Italy e il beneficio non può superare i 50mila euro annui entro il limite del fondo ad esso destinato di 5 milioni di euro per ciascuno dei periodi agevolabili.
Bonus Vendite online, a chi spetta il contributo
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Se parliamo di Made in Italy ci riferiamo in modo particolare al settore agricolo ed agroalimentare e alle aziende che operano nell’ambino è destinato il credito d’imposta per le attività che sono costituite come cooperativa o riunite in consorzi o aderenti ai disciplinari delle cosiddette “strade del vino”.
La legge parla di potenziamento “di vendita a distanza a clienti finali residenti fuori del territorio nazionale, per la creazione di depositi fiscali virtuali nei Paesi esteri, gestiti dagli organismi associativi, per favorire la stipula di accordi con gli spedizionieri doganali, anche ai fini dell’assolvimento degli oneri fiscali, e per le attività e i progetti legati all’incremento delle esportazioni”.
Per fruizione del contributo bisogna comunicare all’Agenzia delle entrate l’ammontare delle spese sostenute nei relativi periodi d’imposta. La procedura prevede che a informare l’Agenzia può anche essere un intermediario come il fiscalista o il commercialista.
La tempistica
Dopo la presentazione della comunicazione, entro 5 giorni arriverà ricevuta della presa in carico o lo scarto. Ora è ancora presto per inviare le domande, bisognerà aspettare il 15 febbraio e ci sarà tempo fino al 15 marzo. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione.