Il jackpot del SuperEnalotto scatena la febbre dell’oro, ecco qualche consiglio pratico su cosa fare con l’incasso della vincita
In questo complicato autunno del 2022, in Italia, è scoppiata, improvvisa, la febbre dell’oro. No non parliamo di quello che, a metà Ottocento, ha spinto i pionieri del Vecchio West a scavare le miniere in cerca di pepite. Parliamo di qualcosa di più “moderno”. Qualcosa che, volendo riferirsi alla febbre di disneyana memoria, ha comunque a che fare con Zio Paperone e Gastone.
Il merito di questo stato di cose è tutto, solo ed esclusivo, del jackpot del SuperEnalotto, il popolare concorso gestito dalla SISAL su appalto dei Monopoli di Stato, attivo dal 1 dicembre 1997 e vincolata ad una estrazione tri-settimanale. Il jackpot ha da poco superato i 300 milioni di euro diventando il montepremi più alto d’Europa. Ma non solo, ha superato, di slancio quello più alto di sempre in un concorso italiano.
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La vincita più alta della storia del SuperEnalotto, infatti, risale al 13 agosto del 2019 quando a Lodi, con una schedina di 2 euro, furono vinti oltre 209 milioni di euro. Il 70% del montepremi attuale.
Facile, pertanto scatenare la corsa alla giocata e alla vincita, il sei pieno, infatti, manca dal 22 maggio del 2021 e questo fattore ha, ovviamente fatto crescere il montepremi fino alla cifra attuale.
La domanda che si fanno in molti, tutti, è quando uscirà la prossima vincita e soprattutto che cosa si può fare con 300 milioni di euro sul conto. Noi della Redazione di Bonifico Bancario, immaginando di diventare come Paperon dè Paperoni grazie ad un colpo di fortuna alla Gastone, abbiamo ipotizzato questa lista della spesa.
Partiamo dall’idea di cercare un posto tranquillo e sicuro lontano dalla e noie, cosa c’è di meglio di una bella isola. Nell’arcipelago della Thailandia ce ne sono diverse in vendita a cifre tra i 120 ed i 150 milioni di euro.
Isole da raggiungere in jet privato, costo medio 30 milioni di euro o con uno yacht super accessoriato, valore di mercato 25 milioni di euro. Restano “liberi”, circa 100 milioni di euro che possono essere investiti in Dom Perignon il cui costo medio di una bottiglia è di 50.000 così come è possibile aggiungere una villa in Costa Smeralda, un quadro di grande valore o perché non un bel party a Disney World