Bonus Inps 150 euro: cosa dice la legge, chi li deve ricevere e quali sono i requisiti. Tutti i dettagli del provvedimento
Tempi di bonus e agevolazioni. Non potrebbe essere altrimenti vista la grande crisi inflazionistica, in attesa di capire se il governo Meloni proseguirà sulla strada tracciata da Draghi.
Con tre diversi decreti che hanno preso il nome di “aiuti”, l’esecutivo che era guidato dall’ex presidente della Bce ha messo nelle tasche degli italiani qualche centinaio di euro, una tantum.
Con la Circolare Inps del 17 ottobre 2022, la numero 116, l’Istituto ha illustrato le istruzioni applicative in materia di indennità una tantum per i lavoratori dipendenti, prevista dal terzo decreto Aiuti ter (articolo 18, decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144) che consiste in 150 euro.
L’indennità spetta anche nel caso in cui si trattasse di un contratto a tempo determinato. Il soggetto interessato deve presentare al proprio datore di lavoro una dichiarazione con la quale afferma di non essere titolare di uno o più trattamenti pensionistici o che all’interno del proprio nucleo familiare non ci sia un beneficiario del Reddito di Cittadinanza.
Nel caso in cui il lavoratore avesse più rapporti di lavoro, la dichiarazione dovrà essere presentata al datore che dovrà provvedere al pagamento del bonus in quanto sostituto d’imposta.
Bonus INPS 150 euro a novembre: a chi spetta
LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:
- Giorgia Meloni ferma i bonus: “Sono uno spreco”
- Bonus INPS con o senza ISEE: impara a scegliere
- Cedolino INPS: quando vedremo nuovi aumenti di pensione
Riceveranno il bonus a novembre lavoratori dipendenti, pensionati, colf, disoccupati, dottorandi, assegnisti di ricerca
lavoratori con contratto co.co.co., percettori del reddito di cittadinanza, autonomi senza partita Iva.
Fino al giorno 30 novembre i liberi professionisti con Partita Iva possono presentare domanda ai propri enti di previdenza per il bonus 200 euro (previsto dal primo Decreto aiuti, erogato a chi nel 2021 ha guadagnato meno di 35mila euro). Se si rientra nei requisiti anche del bonus 150 euro (ossia 20mila euro), si riceveranno entrambi in un’unica soluzione.
Per i 150 euro sono stati stanziati circa 3 miliardi di euro. 1 miliardo è per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, 1,245 miliardi per i pensionati, 232,5 milioni nel 2022 e 371,7 milioni nel 2023 per lavoratori domestici e per chi percepisce indennità di disoccupazione agricola, i co.co.co, i dottorandi e gli assegnisti.
Rientrano nell’ultima voce anche i lavoratori di Sport e Salute spa, lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti, dello spettacolo e nuclei familiari beneficiari del Reddito di Cittadinanza. Infine per gli autonomi previsti 412,5 milioni di euro.